Coronavirus, stretta di governo. Mattarella: false notizie spingono a comportamenti irresponsabili

26 ottobre 2020

 “Vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica”. È scattata oggi la stretta del governo con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che si appella agli italiani dicendo che il nostro Paese nei momenti difficili dimostra forza e coesione. “Ce l’abbiamo fatta allora, ce la faremo anche adesso”. Il dpcm rimane in vigore fino al 24 novembre. Il tutto mentre la situazione negli ospedali è gravissima e assolutamente critica, con Pronto soccorso e reparti ormai intasati ed il 118 subissato di chiamate, secondo i medici ospedalieri.

Intanto, parlando alla cerimonia ‘I giorni della ricerca’ al Quirinale, il capo dello Stato sottolinea che bisognerebbe ascoltare solo “la voce della ricerca, i dati che ci fornisce, le verifiche, il rigore e la trasparenza sono l’antidoto a queste derive e ci riportano a una visione razionale dei problemi senza cui ci sentiamo più deboli e insicuri”. In altri termini, secondo Sergio Mattarella, “la ricerca è anche responsabilità, viviamo nella società della comunicazione immediata e globale questa ci da conoscenza ma talvolta può disorientare e si finisce nel tunnel delle dicerie, delle false notizie, in una pandemia di voci che spingono a comportamenti irresponsabili”.

Tornando al provvedimento governativo, il nuovo Dpcm fissa nuovi orari dei locali pubblici, raccomanda di non moversi se non per ragioni irrevocabili, raccomanda fortemente lo smart working. I locali chiudono alle 18, serrati cinema, teatri, sale da concerto e da ballo. Chi esce dopo le 18 deve rispettare l orario di coprifuoco imposto nella propria regione di residenza, eccezion fatta per comprovate esigenze: lavoro, salute, urgenza. Coprifuoco in Lombardia, Campania, Sicilia dalle 23, dalle 24 nel Lazio e in Calabria. La scuola resta aperta, ma le superiori avranno un giorno di tempo per adeguare l orario alla didattica a distanza al 75%. Luce verde per i runners che potranno non usare la mascherina correndo, ma dovranno usarla nella camminata veloce. Sì all’attività motoria all aperto e nei circoli sportivi.

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Le persone potranno continuare ad andare al bar, al ristorante, in pasticceria, al supermercato, in farmacia, a fare shopping con scaglionamento all’ingresso, dal parrucchiere e nei centri estetici. Anche a messa. Aperti i musei sempre con ingressi contingentati. La mobilità non è comunque condizionata: si può uscire dalla propria Regione. Quello che appare ancora il punto in sospeso è tuttavia il trasporto pubblico: la stessa ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina lo ha sottolineato. E i provvedimenti fanno già discutere. Soprattutto per la chiusura dei locali alle 18. Il settore della ristorazione ha già risposto dicendo: “noi non siamo gli untori”. Ma ci sono proteste reiterate anche più in generale dei commercianti ma anche dal settore dello spettacolo dal vivo.

Conte ha convocato i sindacati per mercoledì. Il premier parla di “indennizzi già pronti”, che dovrebbero arrivare in Consiglio dei ministri tra oggi e domani. Domani in Gazzetta il decreto sui ristori a 350 mila aziende penalizzate. Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, ha bocciato il decreto: dice di non capire dove si stia andando a parare e il rischio è un calo del Pil del 12% nel 2020.

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