Covid, in calo i morti. Seconde dosi AstraZeneca, CTS: autonomia nella scelta

Covid, in calo i morti. Seconde dosi AstraZeneca, CTS: autonomia nella scelta
19 giugno 2021

Oggi risultano 1.197 nuovi contagi da coronavirus Sars-CoV-2 in Italia. I morti registrati nelle ultime 24 ore sono 28. Ieri i nuovi casi sono stati 1.147, i deceduti 35. I tamponi fatti da ieri sono stati 249.988. Il tasso di positività risulta allo 0,5%. Diminuiscono i ricoverati con sintomi, 176 in meno, per un totale di 2.504 persone. In base al bollettino del ministero della Salute oggi le regioni con più casi di positività al Coronavirus sono Sicilia e Lombardia (+183), seguite dalla Campania (+139). I contagi totali sono così a 4.252.095. Sempre in calo il numero degli attualmente positivi, 2.922 in meno (ieri -6.536): i malati ancora attivi sono ora 89.150. Di questi, sono in isolamento domiciliare 86.252 pazienti. Il totale dei morti Covid in Italia è di 127.253.

Il ministero della Salute ha diffuso la circolare sulle seconde dose di vaccini anti Covid per le persone under 60 che hanno già ricevuto una dose di AstraZeneza (Vaxzevria). Il Comitato tecnico scientifico ha evidenziato che, a fronte di una volontà della persona, si può somministrare la seconda dose dello stesso vaccino. “Qualora un soggetto di età compresa tra i 18 e 59 anni – ha scritto il coordinatore del CTS, Franco Locatelli – dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino Vaxzevria, pur a fronte di documentata e accurata informazione fornita dal medico vaccinatore o dagli operatori del Centro vaccinale, sui rischi di VITT, rifiuti senza possibilità di convincimento, il crossing a vaccino a mRNA, il CTS ritiene che, nell’ambito delle indicazioni che provengono dalle autorità sanitarie del Paese e dopo acquisizione di adeguato consenso informato, debba essere garantita l’autonomia nelle scelte che riguardano la salute dell’individuo. Come ulteriore considerazione, si sottolinea che, in questa circostanza, vi è da considerare anche il beneficio derivante dall’annullamento del rischio connesso alla parziale protezione conferita dalla somministrazione di una singola dose di Vaxzevria”. Tutto questo – specificano da ministero della Salute – “ferma restando l’indicazione prioritaria di seconda dose con vaccino a mRNA, ispirata ad un principio di massima cautela”.

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