Di Maio lascia il M5S: “Alcuni dirigenti hanno rischiato di indebolire il Paese”

Di Maio lascia il M5S: “Alcuni dirigenti hanno rischiato di indebolire il Paese”
Luigi Di Maio
21 giugno 2022

Con la scissione di Luigi Di Maio il Movimento cinque stelle non è più il primo gruppo in Parlamento. Come ha sottolineato lo stesso ministro degli Esteri nel corso della conferenza stampa in cui annunciava la sua uscita dal Movimento e la formazione di nuovi gruppi parlamentari. I numeri non sono ancora definitivi ma guardando la composizione dei gruppi alla Camera il partito di Giuseppe Conte aveva 155 deputati che diventerebbero, senza i presunti 51 che dovrebbero passare al nuovo gruppo per seguire il ministro degli Esteri, 104. La conseguenza è che il gruppo più consistente a Montecitorio sarà la Lega con 132 membri. Discorso non molto diverso al Senato dove il M5s contava 72 senatori che senza gli 11 fuorisciti diventano 61. Esattamente gli stessi della Lega.

“C’è sicuramente qualcosa da difendere e continuare a costruire: è il futuro dei cittadini, ai colleghi e agli amici dico perciò mettiamoci in cammino ‘Insieme per il futuro’, il futuro di tutti coloro che vorranno condividere il nostro progetto e saranno i benvenuti”. Così Luigi Di Maio annuncia il nome della nuova componente parlamentare che nascerà dall’uscita dal M5s. Secondo Di Maio, “continuare a mettere in difficoltà il governo solo per provare a recuperare qualche punto percentuale senza neanche riuscirci, picconare la stabilità del governo per una crisi di consenso è da irresponsabili”. L’obiettivo della nuova forza politica di Luigi di Maio è “aggregare i migliori talenti perché uno non vale l’altro”. In questo nuovo percorso, per il ministro degli Esteri, “non ci sarà spazio per l’odio, per populismi, sovranismi o estremismi”. Non ci sarà spazio neanche per “improvvisazione o personalismi. Viviamo una crisi internazionale, energetica ed economica, serve rispetto, proponendo soluzioni serie e vere”, ha aggiunto Di Maio.

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“Quando ho iniziato l’esperienza di governo non conoscevo personalmente Draghi – ha proseguito – abbiamo lavorato insieme su dossier delicati e per questo sono stato definito ‘draghiano’: faccio parte del governo Draghi e credo l’operato del nostro premier sia motivo di orgoglio. Continueremo a sostenerlo con lealtà, con le idee e con il massimo impegno che possiamo metterci”. Vincenzo Spadafora, ex ministro M5s, già traccia il futuro del nuovo gruppo parlamentare. “Per ora è un’operazione parlamentare – ha spiegato – ma l’obiettivo non è quello, adesso è un primo passo per avviare il percorso di un progetto politico, insieme ad altre realtà, ad altre persone, ai sindaci in vista delle elezioni del 2023”. “I numeri in Parlamento sono estremamente importanti, sarà un gruppo molto ampio alla Camera, non ancora al Senato ma non escludo nei prossimi giorni lo diverrà”, ha aggiunto.

Le reazioni

“Questa scissione è, di fatto, un tradimento degli elettori del Movimento 5 Stelle – ha detto Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato -. Mi domando cosa pensi di questa scelta di Di Maio chi ha votato i grillini in questi anni in quanto forza anti sistema. Anche perché, visto che il gruppo dei 5 Stelle al Senato ha votato la risoluzione di oggi al Senato, perché questa rottura se non per prepararsi a qualcos`altro?”. 

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“Hanno fallito seminando odio sociale e bugie e ora giocano a fare gli statisti in sedicesimo, pessimi prima, penosi ora – ha affermato Maurizio Gasparri commentando l’annuncio di Di Maio di lasciare il Movimento 5 Stelle -. Usa temi seri e drammatici per salvare qualche poltrona per se e qualche amico, patetico, per fortuna alla Farnesina gli scrivono pure quale scarpa allacciare prima”. “Quando il poltronista si atteggia a statista, uno che ignorava le capitali del Sud America. I ciarlatani si sono fatti poltronari, rimanendo `sparafesserie`, cronaca del fallimento di un gruppo di incapaci. Altro che statisti, gli interessa il terzo, il quarto mandato, questo il problema, altro che guerra e Occidente. Con #DiMaio la recita diventa farsa. E #Grillo chieda scusa e si ritiri”, ha aggiunto Gasparri. “E chi ha votato un comico credendo alle fesserie che diceva ora si becchi una vera pagliacciata. #Grillo, #Conte, #DiMaio difficile dire chi sia il peggiore, un trio incommentabile”.Gasparri definisce Di Maio “una vergogna” e il Movimento un gruppo di “bugiardi” che “ha illuso tanti” e che “finisce con un clamoroso fallimento. #Grillo vergognati”, ha concluso il senatore di Forza Italia.

“Il discorso di questa sera di Di Maio è la presa d’atto della sconfitta storica e politica del M5S. Ed è anche la vittoria politica di chi, come noi di +Europa, non ha mai ceduto al populismo e, sfidando la corrente, si è sempre battuto per l’europeismo e la liberaldemocrazia di stampo occidentale. Chissà se il PD resta convinto dell’alleanza prioritaria con il M5S declinante e barricadiero di Conte”. Lo scrive su Facebook il segretario di Più Europa e sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova.

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“Di Maio, un personaggio assolutamente interessante. Io lo terrei d`occhio – ha detto il senatore Francesco Giro con doppia tessera FI-Lega -. E poi è uomo del Sud e sarà il Sud a fare la differenza. Lo dico ai miei amici del centrodestra”.

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