Dopo il coccodrillo a Expo si mangia la zebra. Ecco l’hamburger dello Zimbabwe

Dopo il coccodrillo a Expo si mangia la zebra. Ecco l’hamburger dello Zimbabwe
6 agosto 2015

Dopo il coccodrillo a Expo si mangia la zebra. Il padiglione dello Zimbabwe, dentro il cluster cereali e tuberi, si conferma tra più innovativi e stravaganti in materia alimentare e dopo il successo riscosso dall’hamburger di coccodrillo, con 10mila panini consumati in meno di 10 giorni, ha lanciato quello di carne di zebra, con 1.000 chili da servire: una lezione di cultura del cibo, come l’ha definita il console Georges El Badaoui. “Abbiamo fatto tutto questo per far vedere che le culture cambiano, il cibo cambia, non è che quello che è normale qua sia normale là. È normale come qui mangiare un capriolo, non è un animale da compagnia”. “Sono animali da allevamento, non presi in natura, è un tipo di zebra particolare allevato apposta per la carne come anche il coccodrillo.Una carne il cui sapore somiglia al cavallo e al cinghiale. A differenza di quella di coccodrillo, non ha avuto bisogno di autorizzazioni particolari, perché viene da macelli autorizzati dall’Unione europea, mercato dove la zebra c’è già. Nessuna protesta animalista registrata sinora.

“La zebra ha delle interessanti proprietà a livello proteico, viene usata dagli sportivi perché aiuta a rafforzare i muscoli e ha pochissimi grassi. Ne ha mezzo grammo ogni 100 grammi di carne”. Lo Zimbabwe ha altre sorprese in arrivo. Il coccodrillo tornerà per Ferragosto, mentre per la giornata nazionale del Paese africano, il 31 agosto, debutta il “safari burger” ma gli ingredienti sono una sorpresa. La prospettiva futura è quella di diffondere il consumo di queste carni esotiche nei ristoranti italiani, a partire dal Nord.

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