Dopo otto giorni, Conte chiude gli Stati generali: ora reinventiamo l’Italia

Dopo otto giorni, Conte chiude gli Stati generali: ora reinventiamo l’Italia
21 giugno 2020

“Non è affatto sufficiente riformare il Paese, lo dobbiamo reinventare, perchè l’esperienza che abbiamo affrontato è stata troppo dura e la sfida che abbiamo di fronte è troppo impegnativa”. Il premier Giuseppe Conte ha chiuso oggi a Villa Pamphilj gli Stati generali, otto giorni che, ha tenuto a dire, non sono stati una “passerella” come accusavano le opposizioni (e anche parti della maggioranza) ma otto giorni di “lavori molto intensi” in cui “non ci siamo chiusi, ma ci siamo aperti alla società civile”.

Ne deriverà un piano di rilancio che il governo vuol chiudere già in una settimana, per avviare un confronto con le opposizioni.
“Questo piano – ha sottolineato – rafforza me e i ministri nelle linee di intervento che abbiamo individuato in tre direttrici: modernizzare il Paese, avviare la transizione energetica, disegnare un’Italia più inclusiva”. Conte ha quindi fatto alcuni esempi: il rafforzamento dei pagamenti digitali, chiesto dalle “parti sane” del Paese; lo sviluppo delle infrastrutture, a partire dall’Alta velocità; la diffusione della fibra per superare il digital divide; incentivi strutturali “per le imprese che hanno propensione alla digitalizzazione e al green”; un voucher per 500 donne che aspirano a diventare manager.

Nel corso degli incontri, però, Conte ha innanzitutto registrato il grido di dolore di imprese, professionisti e commercianti, che chiedono interventi immediati. “C’è molta preoccupazione perché pur con la riapertura delle attività i consumi non stanno ripartendo, non è ripartito il clima di fiducia pieno”, ha detto, annunciando che “sull’Iva abbiamo discusso, stiamo discutendo: l’Iva potrebbe essere ritoccata, abbassandola un po’”. Inoltre il decreto semplificazioni potrebbe arrivare in Cdm nella prossima seduta.

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E poi c’è la partita dei fondi europei, che Conte spera di chiudere al Consiglio europeo di metà luglio. “Il Recovery Fund sarà diretto a investimenti e riforme, sarà quello l’obiettivo. Stiamo lavorando su progetti per chiedere poi la copertura finanziaria e chiederemo un bridge”, ciè un anticipo dei fondi rispetto al 2021. Bridge che però non sarà consistente, e per questo Conte preannuncia, di fatto, un nuovo scostamento di bilancio perchè “le misure predisposte sappiamo che non saranno sufficienti per reggere questo anno orribile dal punto di vista delle sofferenze sociali”. Le risorse così ottenute saranno subito utilizzate, già a luglio.

Sul fronte politico, Conte si mostra tranquillo a fronte delle tensioni nei e tra i partiti di maggioranza, che si sono registrati in questi giorni fuori da Villa Pamphilj. Tensioni che investono, internamente, sia il M5s che il Pd. Proprio riguardo ai Dem, rispondendo a una domanda, Conte cerca di ‘blindare’ il segretario Nicola Zingaretti, che alcuni iniziano a mettere in discussione. “Il Pd – ha sottolineato – è una forza consapevole del momento, affidabile, con un segretario che ha le idee chiare quando abbiamo un confronto. Non esito a sentirmi fiducioso per il lavoro che affrontiamo per i prossimi mesi e anche per la fine della legislatura perchè i progetti che abbiamo hanno un orizzonte pluriennale”. askanews

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