Un attacco all’Ucraina dalla Bielorussia?

Un attacco all’Ucraina dalla Bielorussia?
Alexander Lukashenko e Vladimir Putin
27 dicembre 2022

Il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato il suo omologo bielorusso, Aleksandr Lukashenko, due volte nelle ultime 24 ore per “finalizzare molte questioni”, ha riferito l’agenzia di stampa statale bielorussa Belta. Gli incontri si sono svolti a San Pietroburgo, stamattina a colazione al Museo Russo, e ieri sera durante un vertice informale della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), ha riferito. Il doppio faccia a faccia arriva dopo il vertice a Minsk e sempre sullo sfondo di indiscrezioni e timori di una nuova offensiva russa contro l’Ucraina che potrebbe partire dalla Bielorussia.

“Ieri abbiamo discusso di molte questioni non solo davanti al tè ma anche a tarda notte quando tornavamo a casa. A volte ci vogliono anni perché alcuni stati discutano così tante cose in un periodo di tempo così breve. Nel frattempo abbiamo messo molti puntini sulle ‘i'” principalmente sul fronte economico, scrive l’agenzia riportando le parole di Lukashenko. Secondo Belta, poi Putin ha invitato Lukashenko a colazione questa mattina per discutere di “relazioni bilaterali” e altre questioni importanti: “Anche se siamo sempre in contatto, di tanto in tanto emergono alcuni problemi, quindi dobbiamo affrontarli e prendere le decisioni necessarie per affrontarli in modo più efficiente”, ha detto Putin secondo l’agenzia bielorussa.

Di certo la tensione tra Russia e Ucraina è sempre alta. Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rilancia, affermando che le minacce non aiutano, quindi smilitarizzeremo la Russia. “Né la mobilitazione totale, né la ricerca di munizioni in preda al panico, né i contratti segreti con l’Iran, né le minacce di Lavrov aiuteranno – ribadisce Podolyak -. La Russia deve affrontare la realtà. L’Ucraina smilitarizzerà la Federazione russa fino alla fine, estromettendo gli invasori da tutti i territori occupati. Aspettate il finale in silenzio…”.

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Dal canto suo, lo stesso presidente ucraino rimarca che “il maggiore atto di coraggio è resistere, è portare a compimento il lavoro malgrado tutto. La verità illumina il nostro cammino. Lo sappiamo, Lo proteggiamo”. Secondo Zelensky, in sostanza, “la nostra verità è una lotta per la libertà e la libertà costa cara. Ma la schiavitù ha un prezzo ancora maggiore”. “In questa battaglia abbiamo un’arma potente ed efficace: il martello e la spada del nostro spirito e della nostra coscienza”, conclude Zelensky, ricordando “coraggio e ardimento. Virtù che ci rendono inclini a compiere azioni giuste e a prevalere sul male”.

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