EgyptAir, caccia alle scatole nere. Tra 4 settimane addio al segnale

EgyptAir, caccia alle scatole nere. Tra 4 settimane addio al segnale
23 maggio 2016

volo-Egyptair

A quattro giorni dallo schianto – ancora inspiegabile – del volo Parigi-Il Cairo dell’EgyptAir, proseguono incessanti nel Mar Mediterraneo le ricerche per localizzare le scatole nere dell’aereo, fondamentali per chiarire le cause dell’accaduto. Tragico incidente o attacco terroristico? Un aereo per la sorveglianza marittima ha “individuato domenica diversi oggetti galleggianti, probabilmente legati al velivolo”, ha indicato una portavoce della Marina francese. L’esercito egiziano aveva ‘ripescato’ venerdì i primi rottami dell’aereo, un arto umano ed effetti personali dei passeggeri e ha pubblicato sabato alcune foto: uno zaino rosa da bambina, con disegni di farfalle, un piccolo pezzo della carlinga, rivestimenti di sedili divelti e un giubbetto salvagente intatto; tra le vittime ci sono due bambini e un neonato. Un responsabile del ministero dell’Aviazione civile ha però affermato che non era stato ripescato alcun corpo. Le scatole nere non sono ancora state recuperate. Il suono dei segnali dei due registratori di volo in acqua può durare tra le quattro e le cinque prima che le batterie si esauriscano. Al momento, viste anche le enormi difficoltà nelle indagini, ogni ipotesi resta in piedi. L’Egitto ieri ha annunciato l’invio di un robot sottomarino nel Mar Mediterraneo e una nave francese è attesa sul posto per partecipare alle operazioni di ricerca.

E si infittisce il giallo legato alle ultime conversazioni del pilota dell’Airbus A320 della compagnia di bandiera egiziana. La Cnn ha pubblicato domenica l’estratto di una brevissima registrazione – circa 20 secondi – da cui emerge un dialogo più che sereno tra la torre di controllo di Zurigo e l’aereo, sopra lo spazio aereo svizzero. Nell’audio si sentono i controllori di volo indicare le coordinate al pilota. E si fa riferimento a Padova, la città veneta che sarà la prossima zona di sorvolo dell’aereo, prima di augurare “buona notte” a tutto l’equipaggio. Alcune fonti, ma questa versione non è ancora stata confermata a livello ufficiale, parlano inoltre di un ‘mayday’ lanciato dal capitano Mohamed Shoukair, un colloquio di diversi minuti con controllori egiziani in cui il pilota segnalava una rapida discesa per domare un incendio scoppiato a bordo. Il volo MS804 si è inabissato nel Mar Mediterraneo nella notte tra mercoledì e giovedì con 66 persone a bordo, tra le quali trenta di nazionalità egiziana e quindici francese, dopo essere improvvisamente scomparso dagli schermi radar. Tra gli altri passeggeri c’erano due iracheni e altrettanti canadesi, oltre a cittadini di Algeria, Belgio, Gran Bretagna, Ciad, Portogallo, Arabia Saudita e Sudan. L’equipaggio era formato da sette persone e tre agenti di sicurezza a bordo.

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