Elezioni anticipate nei Paesi Bassi: il 29 ottobre il paese torna alle urne

I Paesi Bassi si preparano a nuove elezioni legislative anticipate, fissate per il 29 ottobre. L’annuncio è stato dato oggi dall’agenzia di stampa olandese ANP, citando fonti del governo ad interim, e confermato dalla ministra degli Interni. La decisione arriva a pochi giorni dal crollo dell’esecutivo guidato da Dick Schoof, travolto dalla crisi innescata dal ritiro del Partito per la Libertà (PVV) di Geert Wilders dalla coalizione di governo.

Dick Schoof

La crisi di governo: il ruolo di Geert Wilders

Martedì scorso, Geert Wilders, leader dell’estrema destra olandese e vincitore a sorpresa delle elezioni legislative del novembre 2023, ha annunciato il ritiro del PVV dalla coalizione. La rottura è stata motivata dal mancato sostegno degli alleati al suo piano per una politica migratoria più dura, uno dei pilastri del programma di Wilders.

Wilders ha dichiarato che “non c’è stata alcuna firma sul nostro piano per l’asilo… Il PVV lascia la coalizione”, sottolineando i ritardi nell’attuazione della “politica sull’immigrazione più severa mai vista nei Paesi Bassi”. La decisione è arrivata dopo negoziati dell’ultimo minuto tra i leader dei quattro partiti della coalizione, che si sono conclusi senza un accordo.

Le reazioni e le prospettive politiche

La mossa di Wilders ha scatenato forti critiche da parte degli ex alleati di governo, che l’hanno definita irresponsabile e dettata da calcoli elettorali. Secondo diversi osservatori, la scelta di Wilders è anche una risposta al drastico calo dei consensi registrato dal PVV nell’ultimo anno: dai picchi del 29% dopo le elezioni del 2023, il partito sarebbe ora intorno al 20% nei sondaggi. Wilders mira così a riconquistare l’elettorato più radicale, rilanciando la sua linea intransigente sull’immigrazione.

Frans Timmermans, leader dell’alleanza tra ambientalisti e socialdemocratici (GL/PvdA) e principale blocco di opposizione, ha definito la crisi “un’opportunità per liberarsi degli estremisti”, sottolineando la necessità di una politica più stabile e inclusiva.

Un paese diviso e in cerca di stabilità

La caduta del governo apre una fase di grande incertezza nella quinta economia dell’Unione Europea, a poche settimane dal vertice NATO di fine giugno all’Aia. Al momento, i sondaggi indicano un sostanziale equilibrio tra tre poli: il PVV di Wilders, i liberal-conservatori del VVD e l’alleanza progressista guidata da Timmermans.

Le elezioni del 29 ottobre saranno quindi decisive per il futuro politico dei Paesi Bassi, segnando un nuovo capitolo nello scontro tra populismo radicale e piattaforme progressiste e pro-UE. In un contesto europeo segnato dalla crescita delle destre radicali e dal dibattito sulle politiche migratorie, l’esito del voto olandese sarà osservato con attenzione anche fuori dai confini nazionali.