“Entro dicembre addio a Equitalia”

“Entro dicembre addio a Equitalia”
12 luglio 2016

Addio tra pochi mesi: Matteo Renzi rinnova la promessa di abolire Equitalia entro dicembre. Nelle sue stesse parole, “entro l’anno arriverà il decreto che cambierà il modo di pagare il fisco ed entro l’anno non ci sarà più Equitalia. Bye-bye Equitalia”. Ma attenzione, questo non vuol dire che “non si pagheranno più le tasse, ma si farà in modo più semplice”. Il presidente del Consiglio annuncia che sul fronte fiscale per “famiglie, pensionati, partite iva e piccole medie imprese sii può e si deve lavorare di più” per ridurre le tasse. “Lo stiamo facendo – assicura Matteo Renzi – ma non faccio annunci. Quanto può essere questo shock fiscale? È chiaro che dobbiamo farlo entro i vincoli europei. E ricordo che se io non avessi insistito sulla flessibilità in Europa, avremmo dovuto pagare 50 miliardi di euro”, sottolinea agli ascoltatori. Buoni anche i risultati per quanto riguarda il contrasto all’evasione fiscale, che ha raggiunto un record storico nel 2015: “Siamo medaglia d’oro nella caccia agli evasori. Poi bisogna semplificare, non si possono fare tutte quelle trafile per pagare le tasse”.

Renzi parlando ai microfoni di Rtl si confida: mi piacerebbe tanto fare il conduttore radiofonico. Poi va a trovare il neosindaco Sala, e tra un appuntamento e l’altro passa in rassegna ai temi del giorno, e per ciascuno ha un commento. Roma: Virginia Raggi “ha vinto, basta. A quelli del Pd rode, ma dopo 15 giorni che fa il sindaco non mettiamoci a fare una opposizione ideologica e preconcetta. Lasciamola lavorare”. Milano: “A settembre firmiamo un patto Milano-Governo”, e soprattutto via alle operazioni per portare all’ombra di Palazzo Marino qualcosa delle strutture finanziare che fuggiranno da Londra dopo la Brexit. Monte dei Paschi: “I correntisti li tuteleremo. Qualche banchiere di troppi in Italia non dormirà tranquillo, ma il correntista dorma tranquillo”. Olimpiadi: “Sarebbe un errore dire di no”. Poi, inevitabilmente, le voci sulla tenuta del governo: “C’è un governo che cerca di fare cose concrete. Se le fa bene se non le fa va a casa. Le fantasmagoriche retroscenate alimentano solo un dibattito interno su cose che non vedo”.

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Caustico il commento dei Cinque Stelle, che contro Equitalia si sono sempre scagliati: “Ci fa piacere che M5S detti l’agenda politica del Premier. Renzi passi dalle parole ai fatti”, scrive su Twitter Luigi Di Maio. Più caustico ancora, ma questa volta in riferimento all’attesa di vita dell’esecutivo, Massimo D’Alema: Renzi “spesso non fa quello che dice. Come hanno dimostrato le sue rassicurazioni a Enrico Letta. Se dovessimo prendere per buone le dichiarazioni di Renzi sulle conseguenze del referendum in caso di vittoria del No, dico solo che si farebbe un altro governo”. Soprattutto “Renzi potrebbe parlarci delle fughe di notizie sul Banca Etruria e dell’insider trading. Questo è un argomento che forse lui conosce meglio…”. Nel corso della mattinata milanese di Matteo Renzi non sono mancate le proteste. Il premier è stato contestato da un gruppo di antagonisti. Una quarantina di manifestanti dei centri sociali e appartenenti al movimento “No border” ha tentato di avvicinarsi al Museo Della Scienza dove era attesa la visita del premier e del sindaco. Nel tentativo di avvicinarsi, ci sono stati alcuni tafferugli con le forze dell’ordine, che li hanno respinti.

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