Ermal Meta svela il cuore con il nuovo brano “Io ti conosco”
Tra versi poetici e melodie avvolgenti, l’artista racconta un sentimento che accoglie senza chiedere nulla in cambio. Il lancio del singolo anticipa due esclusivi concerti con orchestra in dicembre.
Ermal Meta
Ermal Meta torna con un nuovo singolo carico di intimità e rivelazioni: “Io ti conosco”, in uscita il 24 ottobre su tutte le piattaforme digitali e in radio, segna il ritorno del cantautore alle radici più autentiche del suo stile, tra poesia, melodia e una visione dell’amore che trasforma il quotidiano in qualcosa di sacro.
Il brano, pubblicato da Columbia Records/Sony Music, arriva dopo un’estate trionfale segnata dal successo del tour live e dall’uscita del suo secondo romanzo, Le camelie invernali, confermando Meta come una delle voci più sensibili e raffinate della scena musicale italiana. “Io ti conosco” non è solo una canzone d’amore: è un atto di riconoscimento, un abbraccio sonoro che dissolve le difese e celebra la vulnerabilità come forza.
Con versi come “non ti ho vista nemmeno arrivare, mi sei scivolata tra la schiena e il cuore”, Meta dipinge un incontro che non ha bisogno di spiegazioni, ma si impone con la naturalezza di un respiro. L’amore qui non è dramma né passione travolgente, ma leggerezza che guarisce: “la leggerezza che fa bene e io non lo sapevo”. Un sentimento che non chiede di essere mascherato, perché, come canta l’artista, “non devi nasconderti da me perché io ti conosco”.
Un brano che va oltre le apparenze
Nel racconto che accompagna il lancio del singolo, Meta sottolinea come l’amore vero si manifesti nei gesti semplici, capaci di coprire ferite e costruire ponti: “Succede che arriva qualcuno e ci sorprende, che va oltre le barriere che abbiamo. Succede che ogni gesto ne porta dentro un altro, che ogni sorriso copre una ferita”. È questa la filosofia che anima il brano: un invito a lasciarsi vedere per ciò che si è, senza filtri né finzioni.
La scelta di pubblicare “Io ti conosco” in autunno non è casuale. In un periodo dell’anno spesso associato alla malinconia, Meta offre una luce calda, intima, quasi domestica. La sua musica diventa rifugio, e il nuovo singolo si inserisce perfettamente nel percorso artistico che lo ha visto alternare con maestria palcoscenico, scrittura e studio di registrazione.
Concerti sinfonici per chiudere un anno da protagonista
A coronare un 2025 straordinario, due appuntamenti esclusivi con le orchestre: il 5 dicembre al Teatro Orfeo di Taranto, affiancato dall’Orchestra della Magna Grecia, e il 13 dicembre al Teatro Comunale di Monfalcone, con l’Orchestra Sinfonica Accademia Musicale Naonis di Pordenone. Si tratta di performance raffinate, pensate per esaltare la profondità lirica e la ricchezza armonica del repertorio di Meta, in un dialogo continuo tra voce e strumenti.
Questi concerti non sono semplici repliche di successi passati, ma vere e proprie riletture orchestrali che promettono di regalare al pubblico un’esperienza emotiva unica. In un’epoca dominata dalla velocità e dalla superficialità, Ermal Meta sceglie la lentezza, la cura, la parola pesata — e lo fa con la stessa coerenza che da anni lo distingue nel panorama musicale nazionale.
