Eurogruppo, ora l’Olanda cambia toni. Rutte: possibile accordo, ma il dibattito è complicato

Eurogruppo, ora l’Olanda cambia toni. Rutte: possibile accordo, ma il dibattito è complicato
Mark Rutte
9 aprile 2020

Slitta di un’ora, alle 18. Poi di un’altra, alle 19. L’inizio dell’Eurogruppo previsto in videoconferenza per le 17 subisce ancora rinvii. La tensione è alta tra i ministri dei paesi membri. L’Unione europea è chiamata a fare una scelta tra le più delicate dalla sua costituzione. Ridare linfa al continente o il rischio è che salti lo stesso progetto comunitario come molti capi di governo hanno manifestato in questi duru momenti di Coronavirus. La riunione di oggi è la continuazione di quella del 7 aprile. Tema centrale della discussione le sfide di economia politica legate al Coronavirus. Sono in corso discussioni serrate per preparare la riunione dei ministri finanziari per cercare un compromesso sugli strumenti finanziari per rilanciare la crescita. Solidali, ma contrari all’emissione di debito comune. “Sulle condizioni per il Mes non dirò niente”, dice il premier olandese Mark Rutte che ha difeso la posizione negoziale del ministro delle finanze Woepke Hoekstra all’Eurogruppo, ribadendo che i Paesi Bassi non sono soli nel dibattito, specialmente sugli Eurobond. Secondo il premier alla riunione è possibile un accordo, ma il dibattito è complicato.

Il Parlamento olandese in precedenza aveva approvato due risoluzioni che esortavano il governo a non accettare gli Eurobond e a tenere il punto sulla condizionalità per l’utilizzo del Mes. Le mozioni, presentate rispettivamente dal partito anti-Ue Forum per la democrazia (FvD) e da una formazione trasversale di deputati, non sono vincolanti, ma danno un chiaro indirizzo politico al governo impegnato nei negoziati all’Eurogruppo.

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Intanto, in vista della riunione dell’Eurogruppo di oggi che deve tentare di trovare un accordo sul pacchetto per rispondere all’impatto economico della crisi del Coronavirus, continua il tentativo di mediazione di Francia e Germania come fanno sapere fonti del ministero delle Finanze francese (“La Francia e la Germania lavorano a un compromesso”). Le stesse fonti aggiungono che il Bruno Le Maire è impegnato in una serie di discussioni telefoniche con alcuni suoi omologhi europei. “La Germania è pronta per la solidarietà”, ha detto Angela Merkel, annunciando di aver “parlato con Giuseppe Conte e siamo d’accordo sul fatto che serve con urgenza solidarietà in Europa in una delle ore più difficili, se non la più difficile”.

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