Fascicolo sanitario elettronico: solo il 41% degli italiani dà il consenso

Fascicolo sanitario elettronico: solo il 41% degli italiani dà il consenso
28 novembre 2024

Nonostante il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) rappresenti un pilastro della digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), solo il 41% dei cittadini italiani ha espresso il consenso per il suo utilizzo. Questo dato, emerso da un report della Fondazione Gimbe presentato durante il 19° Forum Risk Management di Arezzo, evidenzia significative disparità territoriali nell’adozione dello strumento.

Tra le Regioni italiane, l’Emilia-Romagna si distingue con un tasso di adesione all’89%, seguita dalla Puglia, unica tra le Regioni del Mezzogiorno a superare la media nazionale, con un 69%. Al contrario, alcune Regioni del Sud, come Abruzzo, Calabria, Campania e Molise, registrano livelli di consenso minimi, pari appena all’1%.

Cos’è il fascicolo sanitario elettronico e perché è importante

Il Fascicolo Sanitario Elettronico è uno strumento digitale che consente al cittadino di tracciare e consultare la propria storia clinica, condividendola in modo sicuro ed efficiente con gli operatori sanitari. Secondo Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, il FSE rappresenta una leva strategica per migliorare l’accesso ai servizi sanitari, garantire la continuità delle cure e integrare i servizi socio-sanitari.

Tuttavia, come sottolinea Cartabellotta, “le diseguaglianze regionali e la mancata armonizzazione del FSE rischiano di privare molti cittadini di opportunità cruciali. In particolare, chi si sposta tra Regioni potrebbe trovarsi senza accesso a dati essenziali per la propria salute”.

Il problema della disomogeneità regionale

Il decreto ministeriale del 7 settembre 2023 ha definito i contenuti del FSE 2.0, stabilendo che su tutto il territorio nazionale devono essere disponibili almeno sette tipologie di documenti:

  • Lettere di dimissione ospedaliera
  • Prescrizioni farmaceutiche e specialistiche
  • Referti di laboratorio
  • Referti di radiologia
  • Referti di specialistica ambulatoriale
  • Verbali di pronto soccorso

Tuttavia, molte Regioni non garantiscono ancora una piena accessibilità a questi documenti, rendendo il Fascicolo incompleto e poco utile per i cittadini.

Le sfide per il futuro

Per rendere il Fascicolo Sanitario Elettronico uno strumento davvero efficace, è necessario affrontare diverse sfide:

  1. Aumentare la sensibilizzazione e il consenso dei cittadini, promuovendo la conoscenza dei vantaggi del FSE.
  2. Armonizzare l’implementazione regionale, garantendo un accesso uniforme ai dati sanitari.
  3. Rendere disponibili più documenti e servizi, ampliando la gamma di informazioni accessibili.

La digitalizzazione del SSN passa attraverso un’efficace integrazione del FSE, ma senza interventi mirati per colmare le fratture digitali e garantire un accesso equo, il potenziale di questa innovazione rischia di restare inespresso.

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