Festa della Repubblica, Mattarella: pace bene indivisibile, frutto di impegno di uomini e Stati

Festa della Repubblica, Mattarella: pace bene indivisibile, frutto di impegno di uomini e Stati
2 giugno 2022

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto questa mattina una corona d’alloro all’Altare della patria, dando di fatto il via alle celebrazioni della Festa del 2 giugno, la festa della Repubblica. Festeggiamenti per il settantaseiesimo anniversario dell’abolizione della monarchia che riprendono in forma solenne, a partire dalla tradizionale parata militare in via dei Fori imperiali, dopo due anni di interruzione causa pandemia. Mattarella, accompagnato dal segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti, è stato accolto, al suo arrivo in piazza Venezia, dalle più alte cariche dello Stato: i presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, il presidente del Consiglio Mario Draghi, il presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, i vertici delle forze armate con in testa il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Dopo aver ascoltato l’inno nazionale suonato dalla banda dell’esercito Mattarella, accompagnato da Guerini, ha passato in rassegna un reparto militare schierato davanti la scalinata dell’Altare della patria e composto da tutte le nostre forze armate e le forze di polizia. Il capo dello Stato preceduto da due corazzieri che portavano la corona, è poi salito fino alla tomba del milite ignoto rimanendo in un minuto di silenzio in memoria delle vittime delle guerre. La cerimonia si è conclusa con il passaggio delle Frecce tricolori. Mattarella ha poi lasciato la piazza per passare in rassegna le formazioni militari e civili che sfileranno in via dei Fori imperiali. La parata vedrà il passaggio di circa 5.000 unità tra civili e militari, fra cui i rappresentanti di tutte le professioni sanitarie (tributo a coloro che hanno lottato contro il Coronavirus) e una rappresentanza dei sindaci italiani, che aprirà lo sfilamento.

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“L’attuale contesto internazionale ci interroga profondamente su come sia possibile garantire oggi il bene indivisibile della pace – ha detto Mattarella nel messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone -. Le aggressioni ai civili, le devastazioni delle città nel cuore della nostra Europa, pensavamo appartenessero a un passato remoto, ma la drammatica cronaca di questi giorni ci ricorda come stabilità e pace non sono garantite per sempre”. “La pace – ha continuato Mattarella – non si impone da sola ma è frutto della volontà e dell’impegno concreto degli uomini e degli Stati. Una pace basata sul rispetto delle persone e della loro dignità, dei confini territoriali, dello stato di diritto, della sovranità democratica; una pace basata sull’utilizzo della diplomazia come mezzo di risoluzione delle crisi tra Nazioni; una pace basata sul rispetto dei diritti umani”. “L’Italia e tutta la comunità internazionale – ha rilevato il capo dello Stato – hanno un ruolo centrale nel favorire il dialogo. Dobbiamo farlo uniti, insieme. La nostra esperienza ci ha mostrato come si possa costruire una convivenza stabile e duratura, anche all’indomani di conflitti sanguinosi. Lo ribadiamo oggi mentre siamo a fianco dell’aggredita Ucraina. La Repubblica è impegnata a costruire condizioni di pace e le sue Forze Armate, sulla base dei mandati affidati da Governo e Parlamento, concorrono a questo compito”.

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