Finale Cdm: Cinquina Goggia, la Weirathera regina del Super-G

Finale Cdm: Cinquina Goggia, la Weirathera regina del Super-G
Sofia Goggia
15 marzo 2018

Una stella che brilla sempre di piu’. Il magic moment di Sofia Goggia continua. La bergamasca non la smette piu’ di raccogliere vittorie e soddisfazioni. Appena ieri la campionessa olimpica in discesa ha messo le mani sulla Coppa di specialita’, oggi era lecito attendersi un po’ di stanchezza, un piccolo, comprensibile e quasi fisiologico calo di concentrazione e invece…e’ ancora Goggia. Il Supergigante di Are valido per le coppa del mondo di sci alpino lo vince lei al termine di una prova che rasenta la perfezione. La 24enne azzurra ha dominato in lungo e in largo la pista Strecke, accorciata a causa del forte vento nella parte alta. L’italiana ha concluso in 1’07″92, dando distacchi notevoli alle avversarie con la seconda, la tedesca Viktoria Rebensburg staccata di oltre mezzo secondo (+0.32), mentre l’amica e rivale Lindsey Vonn, ieri vincitrici della discesa, ha chiuso al terzo posto a 53 centesimi. Per la Goggia si tratta della quinta vittoria della carriera (la seconda nella specialita’) e del ventunesimo podio in due stagioni, numeri impressionanti. “E’ stato un risultato pazzesco – spiega la bergamasca -, mercoledi’ ho raggiunto un traguardo a cui pensavo incessantemente dalla fine di gennaio, quando corremmo a Garmisch, eccezion fatta per la gara olimpica, quindi tutto cio’ che ho fatto e’ stato uno step di avvicinamento, compreso il gigante di Ofterschwang in cui ho cercato qualcosa che mi potesse aiutare per queste gare. E’ stato difficile mantenere il livello di attenzione cosi’ alto, ma quando ho visto la luce verde ero troppo contenta, anche se sfinita”.

“Ho pensato – prosegue il suo racconto – che la gara di oggi andava affrontata con la massima serenita’ e cosi’ ho fatto, non ho sentito la necessita’ di staccare. Avevo detto agli allenatori che c’erano tutti i presupposti per far bene, al mio skiman (Federico Brunelli) ho scritto nel pregara che volevo finire quella cosa cominciata in Corea ma non conclusa e ho mantenuto fede alla promessa. La neve era molto aggressiva e friabile, un po’ al limite in certi passaggi, sono contenta di avere vinto in questa disciplina dove mi sento competitiva. Anzi il mio limite e’ quello di non essere ancora riuscita a esprimermi al massimo con costanza, se non solamente una volta all’anno”. Ottima anche la performance di Federica Brignone, non al massimo della condizione fisica a causa di uno stato febbrile: la valdostana ha voluto ugualmente presentarsi al via, concludendo al quinto posto (+0.93 dalla compagna di nazionale) alle spalle della svizzera Michelle Gisin. Positiva anche Nadia Fanchini che ha ottenuto il settimo posto (+1.15), mentre Johanna Schanrf non e’ riuscita a trovare il giusto feeling, concludendo al ventunesimo posto. La coppa di specialita’ e’ andata a Tina Weirather, sesta al traguardo (+1.08), che ha approfittato della caduta dopo tre porte di Lara Gut per portare a casa il trofeo per la seconda stagione di fila con 461 punti contro i 375 della svizzera. Terza e’ Anna Veith con 339, Goggia e’ quinta con 311, Brignone sesta con 296 e Schnarf ottava con 259. In classifica generale l’assente Shiffrin rimane a 1673 punti contro i 1088 della Holdener e i 977 della Rebensburg, Goggia risale al quarto posto con 958 e Brignone e’ decima con 774.

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