Fisco, lavoro e liberalizzazioni sul tavolo del Cdm

Fisco, lavoro e liberalizzazioni sul tavolo del Cdm
19 febbraio 2015

Fisco, lavoro e liberalizzazioni. Sono i tre capitoli sui quali il governo intende intervenire nell’atteso Consiglio dei ministri di domani. Molte le misure in arrivo: dal nuovo dlgs del Jobs act sul riordino dei contratti a quello sulla riforma del catasto fino a un pacchetto liberalizzazioni su rc auto, taxi, farmacie, notai, avvocati e parrucchieri. Restano però alcuni nodi da sciogliere a partire da quello sui licenziamenti collettivi su cui domani l’esecutivo dovrà prendere una decisione. Ancora in bilico il dlgs sulla conciliazione dei tempi di vita e lavoro che potrebbe approdare in Consiglio dei ministri ma che presenta problemi di copertura. Nulla di fatto, come già emerso nelle scorse settimane, sui capitoli più complicati della riforma fiscale come la revisione dei reati tributari (con la contestata soglia di non punibilità del 3%) dell’abuso del diritto e dell’accertamento. Domani all’attenzione del governo, oltre al nuovo Catasto, ci saranno i decreti sulla fatturazione elettronica estesa ai privati, sulla crescita internazionale delle imprese e la coperative compliance. In dubbio, invece, l’avvio dell’esame del decreto di riordino dei giochi.

FISCO sul fisco internazionale le misure in arrivo puntano a combattere i fenomeni di spostamento di base imponibile e profitti in paradisi fiscali e dare maggiori certezze agli investitori internazionali. Nel pacchetto c’è anche l’estensione del ruling internazionale. Quanto alla fatturazione elettronica, sono previste norme per incentivarla anche fra privati. Si sta lavorando, inoltre, a un credito d’imposta fino a 100 euro per aggiornare o comparare i nuovi misuratori di cassa da collegare in rete con il fisco. Sul Catasto, invece, oltre al decreto già varato sulle commissioni censuarie, arriva quello che lo riforma in cinque anni cancellando la distinzione tra case popolari e di lusso: tutte le abitazioni in fabbricati residenziali saranno inserite in un’unica categoria. Mentre il valore degli immobili sarà dettato anche da alcuni criteri come l’ascensore, il piano, l’affaccio e la superfice. L’annunciato intervento sulle partite Iva, invece, potrebbe essere rinviato dopo le norme approvate nel dl milleproroghe che tamponano per quest’anno il problema degli autonomi.

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LAVORO dovrebbe incassare il primo via libera del Cdm il nuovo dlgs sul riordino dei contratti e salvo sorprese anche quello sull’agenzia unica per le ispezioni sul lavoro. Ancora incerto l’esame sul decreto conciliazione tempi di vita e lavoro che punta ad estendere gradualmente l’indennità di maternità a tutte le lavoratrici. Dovrebbero, invece, ottenere l’approvazione definitiva i primi due dlgs, quello sul contratto a tutele crescenti e sulla nuova Aspi. Resta però l’incognita sui licenziamenti collettivi: i pareri votati delle commissioni Lavoro di Camera e Senato chiedono di escluderli dalle nuove norme fissate dal dlgs e ripristinare il reintegro. Il nodo sarà sciolto domani in Cdm.

Sulla riforma dei contratti, l’orientamento del governo è quello di mantenere la durata del contratto a tempo determinato nell’attuale limite massimo di 36 mesi. Quanto alle collaborazioni non si potranno stipulare nuovi contratti cocopro, ci sarà un periodo transitorio per portare in scadenza i vecchi contratti. Novità anche sulle mansioni: in presenza di ristrutturazione aziendale l’impresa potrà modificare le mansioni del lavoratore fino a un livello, senza toccare il trattamento economico. Sull’apprendistato, invece, si va verso una semplificazione del primo livello (per il diploma e la qualifica) e del terzo livello (alta formazione).

CONCORRENZA il ddl concorrenza tocca diversi aspetti: dall’energia alle tlc, dalle assicurazioni alla telefonia, da internet alla tv. E ancora dall’editoria ai farmaci, dal trasporto pubblico locale ai taxi, dalle ferrovie ai porti, dalle banche alle professioni. Una vera e propria “lenzuolata” che non si vedeva dai tempi di Bersani che ha attirato già dalle prime indiscrezioni una valanga di proteste. In particolare, è scontro sulla possibile riduzione della durata dei brevetti per accorciare i tempi di ingresso sul mercato dei farmaci equivalenti, oltre che sull’ipotesi di vendere i farmaci di fascia C anche nelle parafarmacie. Polemiche anche sugli sconti liberi per la vendita dei libri e sulle norme che introducono vincoli sulla durata delle offerte promozionali e cancellano ogni tipo di penale nel caso di recesso dai contratti tlc-tv.
Contestata anche la norma per l’eliminazione del mercato tutelato del gas e dell’energia, intervento che dovrebbe restare ma con passaggi più graduali alle sole offerte libere. Allo studio dell’esecutivo anche una “link tax” sul modello spagnolo per indurre gli aggregatori di notizie a pagare un compenso agli editori per ogni indicizzazione di articoli e notizie.

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