Gerusalemme, ritorna l’incubo terrorismo

4 agosto 2014

Torna l’incubo terrorismo a Gerusalemme. Un israeliano è stato ucciso e sei persone sono rimaste ferite in un attacco terroristico compiuto con una scavatrice da un uomo che è stato a sua volta ucciso dalla polizia israeliana. La vittima dell’attacco è un 25enne che è stato investito e ucciso dalla scavatrice, che ha anche urtato e rovesciato un autobus all’interno del quale vi era solo il conducente. Intanto a Gaza l’esercito israeliano ha rispettato una tregua umanitaria di sette ore, entrata in vigore lunedì mattina alle 9 ma non in tutto il territorio. E’ infatti esclusa la regione a est di Rafah, dove “proseguono gli scontri e dove sarà mantenuta una presenza militare israeliana”, come si legge in un comunicato dell’esercito.

Fonti del soccorso locale di Gaza, controllato da Hamas, hanno riferito che una bambina palestinese è stata uccisa in un raid aereo israeliano dopo l’entrata in vigore della tregua umanitaria. Secondo quanto indicato dai servizi di soccorso dopo le prime verifiche, la vittima palestinese sarebbe una bambina di otto anni, uccisa in un raid a ovest della città di Gaza. Nella stessa incursione sono rimaste ferite almeno 30 persone. Dall’8 luglio, giorno in cui è iniziata l’offensiva israeliana contro Hamas, sono rimasti uccisi oltre 1.800 palestinesi, in gran parte civili, secondo le autorità di Gaza. Uccisi anche 66 israeliani: due civili e 64 soldati.

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Mentre a Gaza la situazione rimane tesa, il ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, ha da parte sua proposto che l’Onu prenda il controllo della Striscia di Gaza alla fine delle ostilità con Hamas. “Numerosi mandati che l’Onu esercita non funzionano male. Ecco perché occorre riflettere sulla possibilità di affidare all’Onu la gestione della Striscia di Gaza. Non escludo assolutamente questa opzione”, ha affermato il capo della diplomazia israeliana durante una riunione della Commissione Difesa e Affari Esteri del Parlamento. La proposta del capo della diplomazia israeliana sul possibile ruolo dell’Onu non è stata però discussa ufficialmente dal gabinetto di sicurezza, ha riferito la radio militare.

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