Giro di vite sulla ristorazione a casa, nasce “home restaurant”: stop contanti e posti limitati

Giro di vite sulla ristorazione a casa, nasce “home restaurant”: stop contanti e posti limitati
18 gennaio 2017

Regole e limiti ben precisi. Con una serie di definizioni terminologiche a cui attenersi. Si profila un giro di vite sulla ristorazione a casa, che d’ora in avanti si dovra’ definire “home restaurant” e non potra’ far incassare al ‘cuoco casalingo’ piu’ di 5 mila euro all’anno. Non solo: il conto del pasto dovra’ essere saldato solo ed esclusivamente con sistemi di pagamento elettronico (carta di credito o bancomat). In tutto, non potranno essere serviti piu’ di 500 coperti all’anno (solare). Sono tra i paletti che vengono introdotti dalla proposta di legge votata dalla Camera e che ora passera’ all’esame del Senato. Il testo unificato – che racchiude in se’ le proposte a firma 5 Stelle, Pd, Sinistra italiana e Area popolare – si compone di 7 articoli e mira a disciplinare “l’attivita’ di ristorazione in abitazione privata”. Un irrigidimento dentro alcuni paletti che non trova d’accordo alcune forze politiche, tra cui i Conservatori e Riformisti, la Lega e i verdiniani. Finora, infatti, non era prevista alcuna disciplina per la ristorazione a casa. La legge, al contrario, non solo prevede dei requisiti cui attenersi, ma dispone anche delle sanzioni fino alla cessazione dell’attivita’ stessa.

HOME RESTAURANT La legge introduce innanzitutto una determinata terminologia: si chiama ‘home restaurant’ l’attivita’ finalizzata alla condivisione di eventi enogastronomici esercitata da persone fisiche all’interno di unita’ immobiliari ad uso abitativo in cui si ha la residenza o il domicilio, proprie o appartenenti a un soggetto terzo, per il tramite di piattaforme digitali che mettono in contatto gli utenti e con preparazione dei pasti all’interno delle strutture medesime; si chiama ‘gestore’ il soggetto che gestisce la piattaforma digitale finalizzata all’organizzazione di eventi enogastronomici; si chiama ‘utente operatore cuoco’ il soggetto che attraverso la piattaforma digitale svolge attivita’ di home restaurant; infine, si chiama ‘utente fruitore’ il soggetto che attraverso la piattaforma digitale utilizza il servizio di home restaurant condiviso dall’utente operatore cuoco. Tra gli ‘obblighi del gestore’ rientra l’inserimento delle attivita’ di home restaurant nella piattaforma digitale almeno trenta minuti prima dell’inizio dell’evento enogastronomico.

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PAGAMENTO ELETTRONICO Le transazioni di denaro sono operate mediante le piattaforme digitali e avvengono esclusivamente attraverso sistemi di pagamento elettronico. Le piattaforme digitali prevedono modalita’ di registrazione univoche dell’identita’ e la partecipazione dell’utente fruitore all’evento enogastronomico richiede in ogni caso l’assenso da parte dell’utente operatore cuoco. E’ necessario che il titolare dell’home restaurant stipuli un contratto di assicurazione per la copertura dei rischi derivanti dall’attivita’ di home restaurant e verifica che l’unita’ immobiliare ad uso abitativo sia coperta da un contratto di assicurazione per la responsabilita’ civile verso terzi. In particolare, l’attivita’ di home restaurant e’ considerata saltuaria. A tal fine non puo’ superare il limite di 500 coperti per anno solare ne’ generare proventi superiori a 5.000 euro annui. E’ necessario, al fine dell’esercizio dell’attivita’ di home restaurant, che il gestore della piattaforma web “comunichi al Comune, per via digitale, le unita’ immobiliari registrate dalla piattaforma presso le quali si svolgono le attivita’ di home restaurant”, secondo le modalita’ stabilite da un decreto del ministero dello Sviluppo economico; non e’ invece necessaria l’iscrizione al registro degli esercenti il commercio.

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