Gualtieri illustra Dl Aprile, da imprese a bonus autonomi in 24 ore

Gualtieri illustra Dl Aprile, da imprese a bonus autonomi in 24 ore
Roberto Gualtieri
29 aprile 2020

Dopo il voto sullo scostamento dagli obiettivi di deficit, atteso oggi alla Camera e in Senato, che porterà in dote altri 55 miliardi (dopo i 25 miliardi già chiesti per il Cura Italia), “un’entità mai raggiunta dal dopoguerra ad oggi”, il governo dovrà chiudere le fila della maxi-manovra, su un architrave di 7 pilastri che punta “a rafforzare e prolungare nel tempo gli interventi che stanno già operando, dall’altro a introdurre nuovi strumenti a sostegno del tessuto produttivo che favoriscano e accelerino la fase della ripresa”, spiega Gualtieri, davanti alle commissioni Bilancio riunite in audizione sul Def. Tale la “mole degli interventi” che su alcuni capitoli le ricette ancora non sono univoche tra i partiti di maggioranza e anche Gualtieri ammette che l’intenzione del governo di approvare il decreto entro il 30 aprile rischia di saltare. “Aupico si possa approvarlo questa settimana” ma vista la “mole degli interventi” il varo del Cdm potrebbe anche slittare e non si può escludere uno spacchettamento con una “possibile distinzione tra provvedimenti”.

Rispondendo alle domande dei parlamentari, molti preoccupati che arrivi un testo preconfezionato e di fatto blindato come accaduto sul Cura Italia, Gualtieri prova a tranquillizzarli: “stiamo lavoriamo sulla base degli ordini del giorno al Cura Italia” e il decreto “terrà conto delle indicazioni del Parlamento, di tutti i gruppi politici” garantendo che il testo sarà aperto a modifiche. Tra le misure che verranno rafforzate, intanto ci sono “il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali e degli strumenti di supporto al reddito già in vigore” perché, tiene a sottolineare, “come detto più volte, nessuno deve perdere il lavoro a causa dell’epidemia. Il sostegno che stiamo fornendo ai lavoratori è perciò fondamentale e sarà erogato finché ce ne sarà bisogno”, assicura. L’indennità per il lavoro autonomo, che finora è stato ricevuto da 3,5 milioni di persone, “sarà rinnovato e incrementato, con una revisione delle procedure che renda rapidissima l’erogazione della prossima tranche” con l’obiettivo che arrivi “entro 24 ore”. Un’indennità che sarà “rifinanziata con 5 miliardi per un’ulteriore mensilità in modo pieno e per un’altra mensilità per alcuni settori”, ha affermato il suo collega di governo, il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, in un’intervista ad un quotidiano.

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Poi, aggiunge Gualtieri, “stiamo inoltre ragionando su un nuovo strumento temporaneo in favore dei nuclei famigliari che non hanno reddito, pensioni o sussidi pubblici e oggi si trovano in difficoltà economiche”. Quel reddito di emergenza su cui le posizioni tra i partiti di governo non sono univoche tanto che la sottosegretaria all’economia, Cecilia Guerra, intervistata dalla radio del network delle radio cattoliche della Cei, tiene a sottolineare che si batterà con “tutte” le sue “forze”. E ancora, illustra Gualtieri, “verrà prorogata per due mesi la Naspi a favore di coloro che hanno il sussidio di disoccupazione in scadenza” ed è ormai certo “un indennizzo a favore di colf e badanti che, a causa dell’emergenza, non hanno potuto lavorare in questo periodo”. Avanti anche sul fronte fiscale con le “sospensioni, semplificazioni e agevolazioni già disposte finora”. “Per contenere l’impatto sugli operatori economici, in particolare di piccole dimensioni, saranno inoltre rinviati alcuni adempimenti, come quelli amministrativi in materia di accisa e quelli attualmente previsti per l’installazione dei dispositivi necessari alla trasmissione telematica dei corrispettivi” e dunque conferma anche il rinvio degli scontrini elettronici.

Come annuncia che per gli indici di affidabilità fiscale, tema caro alle opposizioni, “saranno individuate nuove e specifiche cause di esclusione per l’applicazione” e “verranno anche riparametrati per tener conto degli effetti di natura straordinaria correlati all’emergenza sanitaria”. Per quanto riguarda il sostegno alle imprese, dopo che il suo collega di governo, Stefano Patuanelli, ha annunciato su un quotidiano che nascerà un fondo solidarietà per micro e Pmi da 8 miliardi, che ci saranno gli indennizzi per le perdite delle imprese e un fondo per le ricapitalizzazione da 5 miliardi, misure per gli affitti e sulle bollette, il ministro dell’Economia puntualizza che il pacchetto “terrà conto sia della loro dimensione che dell’impatto avuto dalla crisi” e afferma che “è allo studio uno strumento a cui stiamo lavorando, non definito, che riguarda le pmi e la possibilità di sostegno delle perdite”. “Vedremo se riusciremo a introdurre nel decreto legge” Aprile la “possibilità di un intervento a parziale assorbimento delle perdite” che “possa trasformarsi a determinate condizioni a fondo perduto”, precisa.

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Il ministro conferma inoltre i 12 miliardi di anticipazioni di liquidità a Regioni, Province e città metropolitane ed enti del Ssn di Cdp per pagare i debiti della pubblica amministrazione e annuncia la costituzione di un fondo con una dotazione di 3,5 miliardi di euro “aggiuntivi” in favore di comuni, province e città metropolitane, incluse le autonomie speciali” il cui 30% andrà erogato a “pochi giorni” dall’adozione del decreto. Dopo le parole del Premier Giuseppe Conte, spiega che l’azzeramento dell’Iva sui dispositivi di protezione individuale come le mascherine dovrebbe riguardare “tutto il 2020, sfruttando tutto lo spazio di manovrabilità delle aliquote concesso in via straordinaria dalla Commissione europea” e, sempre in tema di sanità e salute, “verrà incrementato lo stanziamento per il credito di imposta concesso alle imprese che procedono alla sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro e che acquistano dispositivi necessari a tutelare la salute dei lavoratori”. Infine ammette che il governo è intenzionato a sterilizzare per l’anno in corso la sugar tax e la plastic tax ma aggiunge che la “discussione è in corso”. askanews

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