Hong Kong, Joshua Wong non ammesso alle elezioni distrettuali

29 ottobre 2019

Joshua Wong, uno dei leader del movimento democratico di Hong Kong, ha annunciato oggi che la sua candidatura per le prossime elezioni distrettuali è stata invalidata, mentre l’ex colonia britannica sta vivendo la sua peggiore crisi politica dal 1997. “Condanno fermamente il fatto che il governo sia impegnato in un filtraggio politico e nella censura e che mi privi dei miei diritti politici”, ha detto l’attivista in una dichiarazione sulla sua pagina Facebook. Wong, che nel 2014 era stato il volto del “Movimento degli ombrelli” che aveva paralizzato il centro della città per più di due mesi, ha affermato che un responsabile delle elezioni del prossimo novembre a Hong Kong ha giudicato la sua candidatura non valida.

Un portavoce del governo, da parte sua, ha affermato che il rifiuto della candidatura di Joshua Wong si deve al fatto che l’esponente del movimento democratico ha difeso il “diritto all’autodeterminazione”, che è contrario allo spirito della Legge fondamentale, la “mini Costituzione” dell’ex colonia britannica. “Il candidato non rispetta i prerequisiti stabiliti dalle leggi elettorali pertinenti”, ha commentato il portavoce, citato dall’Afp. “Il bando e’ chiaramente motivato politicamente” ha ribadito Wong. “Tutti sanno che la vera ragione e’ che la mia identita’, Joshua Wong, e’ un crimine nelle loro menti”, ha proseguito l’attivista, leader del partito Demosisto, citando pressioni di Pechino sui funzionari di Hong Kong. “Non ho mai sostenuto attivamente l’indipendenza come un’opzione, ma lei ha distorto e interrotto in modo sbagliato le mie argomentazioni”, ha detto riferendosi alla presidente della circoscrizione elettorale, Laura Aron, che aveva esaminato la sua candidatura giovedi’ scorso, dopo che la precedente presidente della circoscrizione elettorale aveva lasciato il posto per motivi di salute.

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Aron ha firmato il documento con cui esclude formalmente Wong dalle prossime elezioni per i consigli distrettuali di Hong Kong, dove Wong si era candidato presso la circoscrizione di South Horizons West: nelle motivazioni della scelta, Aron scrive che Wong cerca di “ingannare” gli elettori affermando che il suo partito, Demosisto, non sostiene piu’ l’indipendenza di Hong Kong come un’opzione per il futuro di Hong Kong, all’interno dell’attuale cornice costituzionale, la Legge Fondamentale, che regola il rapporto tra Pechino e l’ex colonia britannica. Wong aveva gia’ dichiarato di non essere a favore dell’indipendenza, escludendo, pero’, la possibilita’ di sondaggi o referendum non vincolanti sul tema, che non sarebbero stati, a suo dire, in contrasto con la Legge Fondamentale o con lo status di Regione Amministrativa Speciale cinese di Hong Kong. Le dichiarazioni di Wong non sono riuscite a convincere la presidente della circoscrizione elettorale, secondo cui l’attivista pro-democratico cerca di “ingannare gli elettori sul fatto che il suo partito e lui abbiano abbandonato la nozione quando nei fatti nessuno dei due lo ha fatto”, e il concetto di auto-determinazione dell’ormai ex candidato, conclude, “e’ chiaramente incompatibile con la Legge Fondamentale”.

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