Il partito di Conte perde altri pezzi, lasciano M5s D’Incà e Crippa. “Insanabili divergenze”

Il partito di Conte perde altri pezzi, lasciano M5s D’Incà e Crippa. “Insanabili divergenze”
Federico D'Inca'
30 luglio 2022

Il partito di Conte continua a perdere pezzi. Questa volta a lasciare il M5s sono il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà e l’ex capogruppo, il deputato Davide Crippa. “Insanabili divergenze””Ho riflettuto molto in questi giorni sulle motivazioni e le conseguenze della caduta del Governo Draghi e non posso che prendere atto delle insanabili divergenze tra il mio percorso e quello assunto nelle ultime settimane dal Movimento 5 Stelle, che oggi lascio”. E’ quanto scrive il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. “Avevo spiegato nelle sedi opportune e anche pubblicamente i rischi ai quali avremmo esposto il Paese in caso di un non voto di fiducia nei confronti del Governo Draghi. Una decisione a mio giudizio irresponsabile che non ho condiviso e che ho cercato di evitare fino all`ultimo istante lavorando dall`interno del Movimento 5 Stelle, con la speranza che prevalesse una linea di ragionevolezza e con l`unico obiettivo di mettere in sicurezza il Paese, proseguire con le importanti riforme che abbiamo realizzato in questi mesi e ottenere le relative risorse economiche, grazie alla spinta del Movimento”, osserva.

“Avevo anche avvisato sul rischio di una inevitabile frattura a cui avremmo esposto il nascente campo progressista, dopo un lavoro che aveva coinvolto anche i territori da più di due anni fino alle ultime elezioni amministrative di giugno. Purtroppo hanno prevalso altre logiche e altri linguaggi che non possono appartenermi. Dopo 12 anni, lascio il Movimento 5 Stelle con profondo rammarico e dolore personale, le nostre strade non sono più sovrapponibili, il solco che si è scavato in questi ultimi mesi non mi consente di proseguire in questa esperienza, per coerenza con le idee e con i valori che ho portato avanti a livello nazionale e locale e che intendo continuare a sostenere”, conclude.

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Lascia anche Crippa

“Dopo ormai 14 anni di attivismo politico mi vedo costretto a lasciare il Movimento 5 Stelle”. Lo annuncia l’ex capogruppo del M5s alla Camera Davide Crippa in un lungo post su Facebook nel quale spiega che “si tratta per me di un gesto molto sofferto e meditato a lungo. Non ho mai nascosto la mia divergenza di opinione con i vertici del movimento sulla gestione del mancato voto di fiducia al governo, che di fatto ha aperto una crisi poi cavalcata dal centrodestra per scopi elettorali”.

“Oggi il Movimento 5 Stelle, dopo aver fatto cadere il governo che aveva contributo a formare, dopo aver fatto venir meno quel progetto del campo progressista inaugurato, tra l’altro, in occasione delle elezioni amministrative di poco più di un mese fa, volge repentinamente lo sguardo indietro, recuperando un’idea di politica estremista e barricadiera, dimenticando il lavoro che tutti hanno svolto e che siamo stati chiamati a portare avanti per sostenere l’azione di ben 3 governi con differenti apporti da parte delle forze politiche presenti in parlamento”, aggiunge Crippa. Crippa rivendica di aver “lavorato fino all’ultimo momento utile per evitare quanto accaduto, ma i vertici hanno scelto la strada della rottura su tutti i fronti, anteponendo interessi particolari a quello generale del Paese, attraversato da una crisi senza precedenti, che va ad aggravarsi di giorno in giorno. Non comprendo più il progetto politico, troppo instabile, troppo volubile e spesso contraddittorio, che ha fatto perdere di vista l’orizzonte comune che aveva unito il Movimento 5 Stelle in molti anni di battaglie e di impegno politico”.

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