Il pasticcio sui tagli dei vitalizi, sì al reintegro per gli ex deputati in difficoltà

Il pasticcio sui tagli dei vitalizi, sì al reintegro per gli ex deputati in difficoltà
23 aprile 2020

Aumentati i vitalizi agli ex parlamentari. La decisione, a sorpresa, è stata presa dalla Camera. Il Consiglio giurisdizionale di Montecitorio ha deciso di appoggiare il ricorso di 1.400 deputati che hanno richiesto l’aumento degli assegni se le condizioni di vita peggiorano. Con questa sentenza i politici pensionati potranno chiedere “la rideterminazione del trattamento economico, nel caso in cui sia determinata una grave e documentata compromissione delle condizioni di vita personali e familiari”. Insomma, un pasticcio: prima chiesto il taglio e ora si la stessa Camera torna ad aumentarli. Il provvedimento, quello dei tagli dei vitalizi, voluto fortemente dal presidente Roberto Fico, è entrato in vigore il 1° gennaio 2019. In base alla misura approvata dal Governo, 1.338 parlamentari hanno avuto una riduzione dell’assegno del 40-60% con due tetti fissati a 980 e 1.470 euro. Con questa decisione, invece, i politici potranno chiedere una revisione delle proprie pensioni.

Lo stesso presidente, Alberto Losacco, del Consiglio giurisdizionale della Camera dei deputati ha letto il dispositivo della sentenza n. 2/2020 relativa alle questioni sollevate da circa 1400 ricorrenti che hanno impugnato la delibera dell’Ufficio di Presidenza n. 14/2018 sulla rideterminazione degli assegni vitalizi erogati ai deputati cessati dal mandato. La sentenza del Consiglio giurisdizionale, la cui decisione è stata presa all’unanimità dal presidente Losacco e dai giudici Stefania Ascari e Silvia Covolo, attribuisce al Collegio dei deputati Questori e allo stesso Ufficio di Presidenza della Camera un margine di apprezzamento delle circostanze che possono determinare una modulazione differente delle clausole di salvaguardia già previste dalla delibera. Potranno “valutare ai fini dell’applicazione delle misure incrementali – si legge nel dispositivo – singole e specifiche situazioni individuali per le quali, per effetto della rideterminazione del trattamento, si sia determinata una grave e documentata compromissione delle condizioni di vita personale o familiare”.

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“La smania frettolosa dei Cinque Stelle di voler precisare che l`impianto della delibera Fico sui vitalizi resta immutato dimostra l`esatto contrario – afferma il senatore di Forza Italia Francesco Giro -. Col voto di oggi de facto e de iure la delibera Fico incomincia la sua parabola discendente. Un pasticcio. Ma con i grillini ci abbiamo fatto l`abitudine oramai. Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi”. Per la capogruppo della Commissione Affari Costituzionali del MoVimento 5 Stelle alla Camera, Vittoria Baldino, invece “è una soluzione di buon senso, conferma i tagli che avevamo chiesto e voluto e non tocca l`impianto complessivo”. “Dei 1400 ricorsi che sono stati presentati da ex parlamentari saranno ben pochi quelli oggetto di revisione – aggiunge -. Il Consiglio ha deciso che èper i casi di documentata necessità, che saranno valutati singolarmente dal Collegio dei questori e dall`Ufficio di Presidenza di Montecitorio, sarà possibile una rimodulazione delle clausole di salvaguardia previste dalla delibera che a suo tempo tagliò i vitalizi”.

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