Il postino non suonerà più. “Servizio non più sostenibile”

30 luglio 2014

Consegnare tutte le lettere a tutti e ovunque è un servizio che Poste Italiane non ritiene più sostenibile alla condizioni economiche attuali. “Il servizio postale universale non e’ piu sostenibile e richiede un’attenta revisione del suo contenuto e delle misure economiche necessarie al suo finanziamento”. Questa la posizione del Gruppo Poste Italiane a fronte della decisione adottata dall’Autorita per le Garanzie nelle Comunicazioni sulla quantificazione dell’onere del servizio universale.

Poste Italiane – si legge in un comunicato – ha certificato all’Autorita, che apprezza per l’importante lavoro svolto nelle ultime settimane, un onere per la fornitura del servizio universale per gli anni 2011 e 2012 pari rispettivamente a 709 e 704 milioni di euro. L’Autorita, nella sua decisione, ha riconosciuto un onere pari a 380 milioni di euro per il 2011 e a 327 milioni di euro per il 2012.

Tali ampie differenze, soprattutto alla luce del progetto di privatizzazione del Gruppo, mostrano quanto sia urgente procedere all’adozione di misure di contenimento dell’onere del servizio universale che non possono che transitare attraverso una revisione delle modalita di fornitura del servizio stesso per renderlo piu efficiente, piu in linea con i bisogni del Paese e con le risorse economiche disponibili per il suo finanziamento.

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