Immobile: sfida con il Bayern un premio per Lazio

Immobile: sfida con il Bayern un premio per Lazio
Ciro Immobile
22 febbraio 2021

La sfida contro il Bayern Monaco rappresenta “un premio” per la Lazio. Lo dice, in un`intervista esclusiva al sito della UEFA, Ciro Immobile, bomber e simbolo dei biancocelesti che domani sera all`Olimpico sfideranno nell`andata degli ottavi di Champions League i detentori del trofeo. “Affrontare i migliori ti dà sempre più soddisfazione e motivazioni”, spiega l`attaccante della nazionale, “Ovviamente sarà una partita difficilissima. Cercheremo di fare del nostro meglio in entrambe le partite, sapendo di non dover cambiare il nostro stile di gioco. Faremo sempre quello che sappiamo, con la consapevolezza di dover dare qualcosa in più per giocare la partita perfetta”. Il Bayern Monaco, prosegue, “è una squadra molto offensiva e veloce, che gioca un calcio totale, quindi sarà difficile fermarlo quando attacca. Cercheremo di dargli qualche problema sfruttando i suoi punti deboli. Chiaramente non avremo così tante occasioni come nelle scorse partite, quindi dobbiamo rimanere concentrati e provare a coglierlo di sorpresa. Affrontiamo i vincitori dell’ultima Champions League. Per noi è fondamentale capire ogni aspetto della partita, ma comunque vada saremo soddisfatti di quello che abbiamo fatto in Champions League. Arrivare qui dopo 20 anni è un grande risultato per il club e ci dà gioia”.

Per Immobile, che nella fase a gironi ha affrontato il talento emergente del Borussia Dortmund, Erling Braut Haaland, ci sarà una sfida nella sfida con Robert Lewandowski. Quello che mi piace più di lui è “che non è mai soddisfatto”, dice a riguardo dell’attaccante polacco, “Ogni anno cerca di migliorare e di superare i suoi limiti, anche se è già un giocatore eccezionale. È un attaccante completo. Credo che attualmente sia il centravanti più forte del mondo, quindi dovremo stare molto attenti. È stato incredibile batterlo nella Scarpa d’Oro. Sfidare grandi giocatori come lui e [Cristiano] Ronaldo mi rende molto felice”. Quanto a Simone Inzaghi, visto che era un attaccante, l’allenatore della Lazio “preferisce che la squadra giochi un calcio offensivo e questo rende le cose più semplici per noi attaccanti. È molto importante”, sottolinea Immobile, “Come abbiamo visto, il nostro stile di gioco, sia in Serie A che in Champions League, è sempre stato divertente e votato all’attacco. Preferiamo segnare più gol dei nostri avversari anziché cercare di non subirne. Dunque, da questo punto di vista ho un grande vantaggio”.

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Inzaghi, aggiunge, “sapeva come giocare con i compagni, a volte preferiva servire l’assist che segnare. A volte mi dà consigli su questo. Se mi ricorda che ha segnato quattro gol in una partita di UEFA Champions League? Sì, lo fa spesso! Di solito me lo dice qualche giorno prima della Champions”. “L’egoismo è un tratto comune degli attaccanti. Quando hai la porta davanti non pensi a nient’altro”, ammette il bomber della Lazio, “Per istinto, gli attaccanti vogliono segnare a tutti i costi; a volte significa prendere decisioni d’impulso che in quel momento possono essere sbagliate. Molti miei gol arrivano grazie al lavoro di squadra e alle manovre, altri solo per istinto. Se sono superstizioso? Sì, certo. Ognuno ha le sue superstizioni e io sono anche del sud, quindi… Cerco di seguire la stessa routine quando gioco una partita. Voglio sempre segnare, ma so che non è sempre possibile; quando non riesco a segnare, cerco di rimanere concentrato sul gioco di squadra”.

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