Importi contenuti e finanziamenti più lunghi. Trapani in testa

2 luglio 2014

Nonostante il progressivo miglioramento del quadro congiunturale, la perdurante incertezza circa le prospettive reddituali e le difficili condizioni sul mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione che si e’ stabilizzato su livelli record, condizionano ancora la domanda di credito da parte delle famiglie, che appare ancora debole. A conferma di questo scenario, secondo l’ultima rilevazione del Barometro CRIF aggiornata al 30 giugno 2014 in questo primo semestre dell’anno si e’ ulteriormente consolidata la tendenza da parte delle famiglie siciliane ad orientarsi su soluzioni in grado di gravare il meno pesantemente possibile sul bilancio familiare, con una domanda di mutui e prestiti improntata alla prudenza ma, soprattutto, con importi richiesti contenuti e durata dei finanziamenti piu’ lunga. L’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF analizza la variazione percentuale (indicata in valore ponderato, cioe’ al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi) relativa al numero delle domande di mutui raccolte dagli istituti di credito e contribuite in EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi ad oltre 77 milioni di posizioni creditizie.

Per quanto riguarda i mutui ipotecari, a livello nazionale il mese di giugno appena concluso ha fatto registrare una crescita del numero di richieste pari a +14,1% rispetto allo stesso mese del 2013, il dato migliore a partire da luglio 2013, mese che aveva fatto segnare l’inversione di tendenza dopo la durissima crisi che aveva colpito il comparto negli anni precedenti. A livello aggregato, la domanda di mutui registrata nei primi 6 mesi di quest’anno segna un +10,3% rispetto al pari periodo 2013, dato indubbiamente positivo ma che risulta ancora in forte ritardo rispetto agli anni 2009-2011, quando la contrazione era stata prossima a -50%. In Sicilia, la crescita rilevata nel I semestre dell’anno in corso e’ risultata sostanzialmente in linea con il dato nazionale, con un +11,1% rispetto ai primi 6 mesi dell’anno scorso, ma anche con dinamiche alquanto differenti a livello di singola provincia. Infatti, se a Trapani e Caltanissetta la variazione percentuale nel numero di richieste presentate e’ stata pari a circa +21%, a Enna (per altro caso unico in Regione) si e’ registrata una contrazione del -5,9% rispetto al corrispondente periodo 2013.

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