Sicilia, partito di Alfano si spacca. “Ncd in Giunta? Becero trasformismo”. “Urge direzione regionale”

Sicilia, partito di Alfano si spacca. “Ncd in Giunta? Becero trasformismo”. “Urge direzione regionale”
25 ottobre 2015

Un partito sempre più diviso quello di Ncd e che indebolisce sempre più la leadership di Angelino Alfano. I deputati regionali Ncd Nino Bosco (foto) e Nino Minardo, infatti, sono contrari ”all’ipotesi su un possibile ingresso di Ncd nella nuova giunta Crocetta. Sarebbe un atto di becero trasformismo, per quanto mi riguarda incomprensibile e del tutto inaccettabile”. ”In questi anni, Crocetta ha dato prova lampante di assoluta incapacità a governare la Regione – dice Bosco – Incapacità che i siciliani toccano con mano quotidianamente. Nessun parallelo può essere quindi azzardato con la nostra alleanza a livello nazionale con il Pd. Con Renzi, stiamo cambiando in meglio l’ Italia con riforme di centro-destra attese da decenni. Crocetta invece è come il Titanic, destinato ad affondare per la sua inconsistenza. Ncd non deve e non può prestarsi a fare da scialuppa di salvataggio. Le nostre lancette sono ferme alle chiarissime parole pronunciate solo qualche settimana fa, ad inizio ottobre, dal nostro presidente nazionale, Angelino Alfano: ‘Non faremo parte del governo Crocetta né con nostri uomini, né con tecnici’. Se, malauguratamente, questi rumours dovessero tramutarsi in una ipotesi concreta, sconfessando de facto la linea indicata dal presidente Alfano, e in più senza un dibattito aperto a livello di partito centrale e regionale, le conseguenze non tarderebbero a palesarsi”. Minardo afferma: “Qualsiasi ipotesi d’ingresso di Ncd in una nuova giunta regionale a sostegno di Crocetta sarebbe incomprensibile per i siciliani oltre che sbagliata e inaccettabile. Non si può infatti dare sostegno a chi in questi anni ha dato prova di essere del tutto inadeguato a ricoprire il ruolo di governatore della Sicilia, così come abbiamo denunciato più volte a livello regionale e nazionale”.

A dar manforte ai due compagni di partito, il deputato di Area popolare (Ncd-Udc), Alessandro Pagano. “Leggiamo da agenzie di stampa e su siti online la notizia di un imminente ingresso di Ncd, o forse di Area popolare, nella nuova giunta che Crocetta si starebbe prestando a varare. Questa ipotesi per me sarebbe inaccettabile, sia nel merito che nel metodo – afferma -. Nel merito perche’ Crocetta non e’ Renzi. Come ha ben ricordato poche settimane fa lo stesso Alfano, il governatore e’ stato un fallimento totale per la Sicilia e i siciliani. – prosegue – E’ impensabile quindi sostenere Crocetta, magari per interesse di qualche deputato regionale. Nel metodo e’ inaccettabile perche’ una scelta cosi’ delicata, con inevitabili ricadute sul piano nazionale, andrebbe discussa all’interno del partito con tutti i dirigenti e parlamentari di espressione locale. Come del resto fa giustamente il Pd”. “Senza dimenticare, infine, quanto disse nelle scorse settimane lo stesso presidente nazionale del nostro partito, Alfano, sulla netta contrarietà ad entrare in Giunta con Crocetta”. “Alla luce di queste considerazioni – conclude il parlamentare di Ncd-Ap – e’ chiaro che se si dovesse concretizzare questo scenario, un minuto dopo mi autosospenderei dal partito. E credo che non sarei l’unico”.

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Della partita acne il senatore di Area popolare Ncd-Udc, Bruno Mancuso. “Nutro ancora una flebile speranza che si tratti solo di indiscrezioni di stampa – dice -. L’ingresso in giunta Crocetta del Ncd sarebbe una scelta autolesionista e oltraggiosa per ogni più elementare principio di coerenza politica, un’operazione di dubbia utilità per il partito e per la Sicilia. Ancor più che tutto questo avvenga applicando una metodologia politica da retrobottega, che speravamo appartenesse al passato. Chiedo ad Angelino Alfano e ai coordinatori regionali Cascio e Castiglione di convocare con urgenza una direzione regionale perché possano essere sentiti tutti i parlamentari siciliani e i dirigenti del partito su una scelta decisiva, che rischia di indebolire la credibilità del partito e di confondere ancora una volta chi ci ha dato fiducia”. E ancora. “Qualora si volesse organizzare una piattaforma politica che segni la svolta per la Sicilia   prosegue Mancuso – ritengo non sia utile o indispensabile restare invischiati in un nuovo esecutivo che, per quanto possa essere costituito da un nuovo azionariato capace di sottrarre quote di sovranità politica al governatore Crocetta, sarà sempre e comunque da lui guidato e, vista la sua ormai comprovata incapacità, destinato a reiterare il fallimento di un governo che tutti ricorderanno come il peggiore della storia”, conclude il senatore siciliano.

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