Incendio raffineria Milazzo, Arpa: “Dati qualità aria entro norma”

Incendio raffineria Milazzo, Arpa: “Dati qualità aria entro norma”
16 ottobre 2014

In seguito all’incendio che si e’ sviluppato alla Raffineria di Milazzo nella notte tra il 26 e il 27 settembre scorsi, Arpa Sicilia ha predisposto diverse attivita’ di monitoraggio su aria, suolo, acque e vegetali – ancora oggi in corso – per valutare l’effetto della ricaduta sui comparti ambientali delle emissioni sprigionatesi dalla combustione della virgin-nafta. “Il personale della Struttura territoriale di Messina, coordinato dal Direttore Antonio Marchese, ha operato con spirito di servizio e con professionalita’, e continuera’ a svolgere il proprio compito potendo contare sul sostegno dell’Agenzia – spiega il direttore generale di Arpa Sicilia, Francesco Licata di Baucina -. Continuera’ a curare anche l’interlocuzione con i cittadini interessati, pur nel rispetto dei limiti alla diffusione dei dati, posti dall’autorita’ giudiziaria”. Le analisi chimiche, riguardanti principalmente contaminanti organici e metalli, in parte ancora in corso, saranno rese disponibili, rende noto l’Agenzia, “con il venire meno delle esigenze di riservatezza connesse all’attivita’ di indagine svolta dall’autorita’ giudiziaria”.

Sono invece disponibili i dati di qualita’ dell’aria provenienti dalle centraline fisse della rete gestita da Arpa Sicilia. Nei grafici dei parametri monitorati nelle centraline di contrada Gabbia e di Termica Milazzo, da prima dell’incendio a oggi, che sono le uniche stazioni fisse gestite da Arpa intorno alla Raffineria di Milazzo, non sono state registrate variazioni significative nelle concentrazioni misurate: i parametri monitorati non hanno risentito significativamente dell’incendio alla Raffineria. “L’attendibilita’ di questi risultati – puntualizza l’Arpa – e’ stata confortata, oltre che dai sistemi di taratura di cui gli analizzatori sono dotati, anche da uno studio di diffusione degli inquinanti, effettuato tramite il modello semplificato Toxflam, che ci ha consentito di valutare la direzione e l’intensita’ dei rilasci in atmosfera dall’inizio dell’incendio, considerando due intervalli di tempo: il primo di 8 ore e il secondo di 3 ore”.

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