Inchiesta Consip, accertamenti Scarfato sotto osservazione

12 aprile 2017

Non c’è una pista privilegiata per l’indagine che riguarda il capitano del Noe Giampaolo Scarfato, il carabiniere indagato dalla procura di Roma per falso materiale ed ideologico nell’ambito dell’inchiesta Consip. Gli inquirenti allo stato non ipotizzano che l’ufficiale dell’Arma abbia agito con ignoti. Il dato però potrebbe presto essere contraddetto dall’esame che i pubblici ministeri hanno disposto per quelle fonti di prova di cui è autore Scarfato. Le verifiche – si aggiunge – sono sia sulla informativa che sui brogliacci allegati. Non si dimentica che l’attribuzione della frase “…Renzi l’ultima volta che l’ho incontrato” ha ingenerato un errore non da poco. Anche se a piazzale Clodio si ribadisce che l’iscrizione di Tiziano Renzi nel registro degli indagati per traffico di influenze non è avvenuta per effetto di quella falsa attribuzione. Per il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Mario Palazzi, anche per questi aspetti, è sempre più necessario verificare l’attendibilità dei punti salienti della parte di informativa redatta da Scarfato. Sinora c’è il fatto che Scarfato si è avvalso della facoltà di non rispondere. La strategia difensiva sarebbe legata alla necessità di conoscere gli atti dell’indagine nella loro completezza. In ogni caso l’interrogativo sarà al centro del nuovo incontro con i pubblici ministeri. L’atto istruttorio, comunque, potrebbe tenersi dopo Pasqua.

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