Ior, crollo utile 2013: da 86,6 mln a 2,9 mln

8 luglio 2014

Un crollo dell’utile da 86,6 milioni nel 2012 a 2,9 milioni nel 2013; 2.091 conti bloccati, e rapporti chiusi con 3.000 clienti: sono i risultati del bilancio 2013 pubblicato dallo Ior, Istituto per le Opere di Religione, in cui si annuncia anche l’inizio della Fase II, che prevede la fine della presidenza guidata da Ernst von Freyberg e dell’intero Consiglio e l’avvio di una nuova presidenza.Il comunicato di quella che impropriamente viene definita la “banca vaticana” definisce invece “soddisfacente la prima metà del 2014”: “si registra un utile netto di 57,4 milioni di euro”. Recentemente il Papa aveva escluso la possibilità di chiudere lo Ior, preferendo l’opzione di un cambiamento di passo in linea con l’operazione trasparenza e semplificazione. “Con la conclusione della Fase I del processo di riforma, siamo ora in grado di avviare l’Istituto verso la seconda fase di riforme sotto una nuova direzione”, ha dichiarato il cardinale George Pell, Prefetto per l’Economia. La nomina del nuovo presidente dovrebbe avvenire mercoledì 9 luglio.

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