Italia tra primi partner Turchia, interscambio da 17 miliardi di euro

Italia tra primi partner Turchia, interscambio da 17 miliardi di euro
16 luglio 2016

export nave commercioridottaIl ministro degli Affari esteri Paolo Gentiloni ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo Mevlut Cavusoglu per esprimergli la “soddisfazione per il prevalere della mobilitazione popolare e della difesa delle istituzioni”, dopo il tentato colpo di Stato in Turchia. Il ministro degli Esteri turco, che parlava dalla capitale Ankara – si legge nella nota della Farnesina – ha confermato il fallimento del tentativo di colpo di stato che ha definito “terroristico”. I due Paesi, l’Italia e la Turchia sono in buoni rapporti sia dal punto di vista politico, sia commerciale. Infatti, l’Italia si colloca da tempo tra i principali partner commerciali della Turchia. Tra i paesi europei si posiziona dopo la Germania e prima della Francia. Nel 2015 le esportazioni italiane verso il paese hanno raggiunto i 10 miliardi di euro in crescita rispetto ai 9,760 mld del 2014. Secondo i dati Ice nel 2015 invece le importazioni dalla Turchia verso l’Italia sono state pari a 6,6 miliardi, in aumento rispetto ai 5,7 mld del 2014, mantenendo con un saldo attivo a favore dell’Italia di circa 3,5 miliardi. Per quanto riguarda gli investimenti, la crisi nell’area euro si è fatta sentire in Turchia in termini di minori investimenti dall’Europa.

Ciononostante, il flusso degli investimenti italiani ha fatto segnare una costante crescita, con circa 1200 società ed aziende con partecipazione italiana presenti nel paese. In generale, l’Italia rappresenta un partner fondamentale in settori d’importanza strategica, molto variegati fra loro, per i quali è tuttavia possibile identificare almeno quattro direttrici principali: la tradizionale e consolidata presenza di grandi gruppi dell’industria manifatturiera nazionale presenti con impianti produttivi nei principali cluster industriali turchi; la collaborazione sempre più intensa fra piccole-medie imprese, trainata dalle nuove esigenze poste dal repentino sviluppo nelle regioni anatoliche; la partecipazione allo sviluppo infrastrutturale del Paese, con le nostre aziende protagoniste di molti dei più importanti progetti in corso ed, infine, la cooperazione nel settore della difesa.

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La graduatoria dei principali partner commerciali mostra ai primi posti la Germania con un interscambio pari a 19,9 miliardi di dollari (-9%), la Cina con 15,9 miliardi di interscambio (1,9%), la Russia con un interscambio complessivo pari a 14,9 miliardi (-20,1%) e gli Stati Uniti con un interscambio pari a 10,5 miliardi di dollari (-5,3%). L’Italia si conferma quinto paese partner con 10,2 miliardi di dollari di interscambio totale, -10,8% rispetto allo stesso periodo del 2014, di cui 6,3 miliardi di import (-11,4%) e 3,9 miliardi di export (-9,9%) ed un saldo negativo per la Turchia di 2,4 miliardi di dollari. L’Italia si conferma anche quinto fornitore, dietro Cina, Russia, Germania e Stati Uniti, e quinto cliente dopo Germania, Regno Unito, Iraq e Svizzera. I prodotti più esportati dalla Turchia sono stati autoveicoli, trattori e parti di ricambio; seguono pietre preziose e semi-preziose, macchinari e apparecchiature meccaniche sono al terzo posto poi abbigliamento ed accessori per un valore di 5 miliardi di dollari e macchinari di precisione ed attrezzature elettriche ed elettroniche. I prodotti più importati sono stati combustibili minerali, oli minerali macchinari ed apparecchiature meccaniche, macchinari di precisione ed attrezzature elettriche ed elettroniche per un valore, autoveicoli, trattori e parti di ricambio, ferro ed acciaio.

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