Italia-Russia, summit a Mosca di lobby business al femminile

Italia-Russia, summit a Mosca di lobby business al femminile
6 ottobre 2016

“Sono le donne che in genere risolvono i problemi” e vista la difficile stagione per i rapporti tra la Russia e l’Ovest, forse la visita cade proprio a pennello. L’associazione pubblica russa “Le donne del business” ha accolto oggi nella sua sede moscovita una delegazione dell’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d`Azienda (AIDDA) italiana. Le organizzazioni si sono cercate a vicenda, e questa estate, in poche settimane sono riuscite a fissare la data di oggi, coadiuvate dalla Camera di Commercio italo-russa e in particolare da Marisa Florio. “Il significato di quest’incontro è soprattutto conoscere imprenditrici russe, nella speranza di poter fare degli accordi di business reciproci: vendere prodotti italiani e comprare prodotti russi da portare in Italia: un incontro organizzato molto rapidamente, e tuttavia siamo venute a Mosca in 14, tra Toscana, Piemonte, Liguria”, ha spiegato ad askanews Franca Audisio Rangoni, presidente della AIDDA nonché titolare di Dual Sanitaly, azienda istituita a Torino nel 1949, tra le leader del mercato nel settore salute e benessere. Il che significa che nonostante il periodo internazionale complicato e le sanzioni, “noi continuiamo lo stesso” spiega Audisio. “Le signore imprenditrici nel mondo creano dei legami, cercando di risolvere i problemi. Anzi possiamo dirlo forte: sono le donne che in genere risolvono i problemi”. Nella giornata sono stati firmati accordi di collaborazione tra le due associazioni, oltre a essere stato avanzato l’invito a Firenze per il prossimo anno alla parte russa. Le signore russe entusiaste, italiane pure. Domani per le imprenditrici del nostro Paese visiteranno il Cremlino. E di fatto tutta la visita rappresenta un passo storico per la storia al femminile, se si esclude quando 25 anni orsono un gruppo di imprenditrici russe andò a Roma, e vestite dallo stilista russo Slava Zaitsev assistette stupito a una sfilata di Valentino. A loro volta oggi le imprenditrici italiane si sono dette stupite da Mosca, bella e illuminata come mai avrebbero pensato. Quanto al business, i settori considerati interessanti sono molti, e tutti rappresentati dalle 14 imprenditrici, “dalla farmaceutica alla moda, alla vendita di immobili di prestigio, sino ai gioielli: vediamo se ci sono interlocutrici interessate”, sottolinea la capo delegazione.

D’altra parte tra l’Italia e la Russia “anche nei tempi più difficili, i nostri contatti sono continuati”, ha detto Galina Roketskaja, presidente del presidium dell’associazione russa “Le donne del business”. “Le imprenditrici russe – ha continuato – hanno un’associazione che occupa un territorio enorme e come dicono tutti, se vuoi iniziare a fare affari, comincia dalle donne. Per questo credo che nonostante le sanzioni e le crisi, noi ci siamo e ci saremo”. Tale vicinanza è stata sottolineata anche dal diplomatico Enzo Marongiu, presente in rappresentanza dell’ambasciata d’Italia, nonché unico uomo ammesso all’incontro, mentre la presenza dell’imprenditoria italiana in Russia era in “rosa” con Luisa Barone, presidente di Gim Unimpresa. Marongiu su richiesta della platea ha spiegato approfonditamente le norme che regolano l’embargo russo e le sanzioni europee che limitano in alcuni campi, ma non rappresentano comunque una chiusura completa dei rapporti commerciali. In delegazione, oltre ad Audisio c’erano Ettorina Geninat (Vigel), Claudia Torlasco (Mastelli), Etta Carignani (Presidente ANDE, Associazione Nazionale Donne Elettrici, Trieste e Vice Presidente Vicaria ANDE Nazionale), Maria Stella Reali Bigazzi (Istituto Prosperius), Orietta Malvisi Moretti (SAIMA Meccanica), Maria Vittoria Latini (Latini Sartoriale), Antonella Giacchetti (specialista del diritto commerciale), Danila Perillo (Galenica Senese), Patrizia Cirri (Cirri Collection), Daniela Gisti (Agenzia Immobiliare Precious villas).

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