Kermesse Udc, Quagliariello, Fitto e De Mita. Centristi si ritrovano a battesimo loro comitato no

Kermesse Udc, Quagliariello, Fitto e De Mita. Centristi si ritrovano a battesimo loro comitato no
19 luglio 2016

Centristi di diversa origine e provenienza, alcuni ex alleati di Matteo Renzi e altri figli della Dc o della Casa di Libertà fondata da Silvio Berlusconi si sono dati apputamenti a Roma al Tempio di Adriano per ritrovarsi e dare insieme sostegno gambe ad un loro comitato per il no al referendum sulla riforma costituzionale del Governo Renzi approvata dal Parlamento. Il “comitato per la Costituzione e le riforme” che raccoglie i centristi del no ha debuttato con il convegno “Referendum costituzionale: è davvero giusta la riforma?”. Il comitato, proprio allo scopo di promuovere un approfondimento che entri nel merito della riforma costituzionale, ha inteso organizzare un dibattito di confronto tra personalità che si schierano per il sì ed esponenti politici che si posizionano sul no alla riforma. L’incontro è introdotto dal deputato Giuseppe De Mita. La prima sessione dal titolo “L’avevamo detto prima” è coordinata dal professor Luigi Melica e vedrà, tra gli altri, la partecipazione dei professori Stelio Mangiameli, Piergiorgio Portaluri, Vincenzo Tondi Delle Mura e Alessandro Pace.

La seconda sessione vede gli interventi più politici di Lorenzo Cesa, Giovanni Palladino, Raffaele Fitto, Lorenzo Dellai, Marco Follini, Gaetano Quagliariello, Ciriaco De Mita e Lucio D’Ubaldo. L’adesione dell’Udc al fronte del no, dopo che i suoi parlamentari hanno votato sì alla riforma insieme agli alfaniani con cui condividono i gruppi parlamentari di Alleanza Popolare, è stata formalizzata ieri, alla vigilia della kermesse del Tempio di Adriano. “L’impegno del partito – ha reso pubblico una nota del partito guidato da Lorenzo Cesa – è all’interno di questo comitato affinché si avvii una seria e approfondita riflessione che entri nel merito della riforma, sganciando il dibattito da una errata personalizzazione del tema del referendum. Il comitato intende così ragionare sull’ inutilità del sì delle riforme che, così come sono state impostate, tradiscono lo spirito Costituente che è quello di unire e non di dividere il Paese”.

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