La crisi continua a mietere vittime, dal 2012 si contano 402 suicidi

La crisi continua a mietere vittime, dal 2012 si contano 402 suicidi
1 novembre 2014

Sono 402 i casi di suicidi registrati dal 2012 per la crisi economica, di cui 184 imprenditori e 168 disoccupati, 35 dipendenti e 8 pensionati. Solo quest’anno, nei primi 9 mesi, sono 164 le persone che hanno deciso di togliersi la vita e aprile – mese di bilanci per le aziende – ha fatto registrare un’impennata con 26 casi, seguito da luglio (periodo in cui si pagano le tasse) con 24 casi. Sono questi i numeri che emergono da un’indagine svolta da Link Lab, il laboratorio di ricerca socio-economica della LInk Campus University che segnala quest’anno un aumento del 59,2% di suicidi, legati a problemi economici. Nei primi nove mesi, sono state 82 tra i disoccupati le persone che hanno deciso di togliersi la vita mentre 67 gli imprenditori. La maggior parte sono uomini (154 e 10 donne). Drammatica l’eta’: un suicidio su tre e’ nella fascia d’eta’ tra i 45 e i 54 anni (36,6%) mentre il 13,4% non avevano compiuto nemmeno i 34 anni.

In testa alla triste classifica delle vittime della crisi e’ il Veneto con 26 casi, seguita dalla Lombardia, che e’ passata da 6 a 21 suicidi e dalla Campania con 19 (erano 10 nello stesso periodo del 2013). Poi Emilia Romagna e Toscana (12), Liguria (11), Marche (10), Sicilia (9), Abruzzo (8), Lazio, Puglia, Sardegna, Umbria (6). Uno dei pochi segnali positivi arriva dal Piemonte che registra un calo dei casi (da 10 a 4). Complessivamente negli ultimi 3 anni si sono verificati 70 episodi di suicidio in Veneto, il 17,4% del totale; a seguire la Campania con 44 casi, la Lombardia con 38, la Sicilia con 32. Considerando le aree geografiche del Paese, si stabilizza il livellamento del fenomeno registrato gia’ nel 2013, non piu’ caratteristica esclusiva del Nord Italia: al Nord-Est (24,4% del totale) si affianca il Sud, in tragica crescita (23,2%), il Nord-Ovest (22,6%), il Centro (20,7%). Il numero piu’ elevato di imprenditori e titolari d’azienda si riscontri nel Nord-Est con 62 casi, oltre il doppio dei casi rispetto a Centro (36), Nord-Ovest (35), Sud (31) e Isole (19). Nelle regioni meridionali invece prevale il numero di vittime tra i disoccupati: sono 41 infatti i casi registrati al Sud, contro i 39 del Centro, i 37 del Nord-Ovest, i 26 delle Isole e i 25 del Nord-Est. Stabili i casi di tentativi di suicidio: sono 89 (79 uomini e 10 donne) le persone che dall’inizio dell’anno hanno provato a togliersi la vita per motivazioni riconducibili alla crisi economica, a fronte dei complessivi 86 del 2013 (39 i casi nei primi nove mesi dello scorso anno) e dei 48 dell’intero 2012. Negli ultimi 3 anni si sono registrati 131 tentativi di suicidio tra i disoccupati a fronte dei 45 registrati tra gli imprenditori, i 19 tra i lavoratori dipendenti e i 5 tra i pensionati.

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