La strategia di Meloni: usare il no al Mes per ottenere la proroga del Pnrr

Giorgia Meloni
Il governo italiano continua a opporsi alla ratifica del Meccanismo Europeo di Stabilità mentre insiste per ottenere più tempo per spendere i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Due questioni apparentemente separate che potrebbero invece essere strategicamente collegate.
Mentre l’Europa chiede a gran voce la ratifica del Mes, l’Italia gioca la carta del rinvio, usando la sua posizione unica come possibile leva negoziale per ottenere vantaggi su altri fronti, primo fra tutti la proroga del Pnrr.
Il muro italiano sul Mes: l’unica voce fuori dal coro in Europa
Nell’ultimo Eurogruppo, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha dovuto nuovamente spiegare perché l’Italia rimane l’unico paese UE a non aver ancora ratificato la riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità. La risposta è sempre la stessa: “I numeri in Parlamento non ci sono”, come dimostrato dal voto contrario della Camera del 21 dicembre 2023.
La posizione italiana ha provocato una reazione a catena:
- La Lega di Salvini propone addirittura di “ritirare i 15 miliardi” versati dall’Italia nel fondo
- Fratelli d’Italia conferma il no categorico a quello che definisce “uno strumento inutile”
- Forza Italia mantiene una posizione più morbida ma non spinge per la ratifica
Pnrr in ritardo: il Mes come moneta di scambio?
Fonti vicine al governo lasciano trapelare una possibile strategia: usare il rifiuto del Mes come leva per ottenere dall’Europa la proroga del Pnrr oltre il 2026. Una mossa che avrebbe diversi vantaggi:
- Permetterebbe di recuperare il ritardo nell’attuazione del Piano
- Libererebbe risorse aggiuntive per altri capitoli di spesa, come la difesa
- Consentirebbe al governo di mostrare risultati concreti in vista delle prossime scadenze elettorali
La richiesta di estensione è stata già avanzata ufficialmente dal ministro Giorgetti, che ha chiesto di “valutare la possibilità di estendere il dispositivo per la ripresa e la resilienza oltre il 2026”.
Una partita a scacchi con Bruxelles
L’Italia sembra dunque impegnata in una complessa negoziazione a più livelli con l’Unione Europea:
Dossier | Posizione Italia | Possibile strategia |
---|---|---|
Riforma Mes | Opposizione netta | Usare come leva negoziale |
Pnrr | Richiesta proroga | Ottenere più tempo e flessibilità |
Patto di Stabilità | Negoziazione in corso | Collegare alle altre questioni |
Mentre Bruxelles insiste per chiudere la partita del Mes, Roma gioca la carta del tempo, consapevole che la necessità di unanimità nella ratifica le conferisce un importante potere negoziale. Una strategia rischiosa ma che potrebbe pagare, soprattutto se collegata alla sempre più urgente necessità di rivedere i tempi del Pnrr.