L’abbraccio dei fedeli al Papa allo stadio di Tokyo. Francesco incontra Shinzo Abe

25 novembre 2019

L’abbraccio di migliaia di persone, nello stadio di Tokyo, a Papa Francesco che – a bordo della papamobile – ha salutato i fedeli per la grande messa a Tokyo, in Giappone, dove si trova per il suo 32esimo viaggio internazionale, il quarto in Asia. “Qui in Giappone, in una società con un’economia molto sviluppata, mi facevano notare i giovani questa mattina, nell’incontro che ho avuto con loro, che non sono poche le persone socialmente isolate, che restano ai margini, incapaci di comprendere il significato della vita e della propria esistenza”. “Molte persone – ha aggiunto Francesco – si sentono confuse e inquiete, sono oppresse dalle troppe esigenze e preoccupazioni che tolgono loro la pace e l’equilibrio”. Al termine della messa, Bergoglio ha avuto un colloquio privato con il primo ministro giapponese, Shinzo Abe. L’incontro, che si e’ tenuto presso la residenza ufficiale del primo ministro a Tokyo, ha seguito un breve colloquio tra il Pontefice e l’imperatore del Giappone, Naruhito, che ha ricevuto il Santo padre presso il palazzo imperiale, nella capitale giapponese. Durante l’incontro, il premier giapponese ha sottolineato come il Giappone e la Santa sede abbiano edificato nel corso dei decenni un rapporto basato sulla comune attenzione ai temi della pace, della lotta alla poverta’, dei diritti umani e dell’ambiente.

Il governo giapponese, pero’, ha preso di fatto le distanze dall’appello alla completa denuclearizzazione rivolto dal Pontefice durante le soste a Hiroshima e Nagasaki: un portavoce del governo giapponese ha dichiarato oggi che il livello di deterrenza nucleare degli Stati Uniti e’ “realistico e appropriato” alla luce delle minacce e delle criticita’ dello scenario globale. Papa Francesco ha incontrato oggi in Giappone le vittime del violentissimo terremoto e del disastroso tsunami che nel 2011 si sono abbattuti sul Giappone nord-orientale. L’incontro si e’ tenuto a Tokyo: il Pontefice ha chiesto espressamente di incontrare le vittime del “triplice disastro”, che ha comportato anche il guasto dei reattori nucleari nella prefettura di Fukushima. Francesco e’ impegnato nella prima visita apostolica di un capo della Chiesa cattolica al Giappone da 38 anni a questa parte; durante l’incontro, tre sopravvissuti hanno raccontato al Papa le loro esperienze personali: uno studente di scuola media superiore, il direttore di una scuola materna nella prefettura di Iwate, che ha perso uno studente a causa dello tsunami, e un monaco buddhista scampato al disastro. L’evento ha preceduto l’incontro di Francesco con l’imperatore del Giappone, Naruhito, e con il primo ministro Shinzo Abe. Papa Francesco ha lanciato un appello in favore dell’abolizione delle armi nucleari parlando ieri a Nagasaki, durante la sua visita in Giappone.

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“La pace e la stabilita’ internazionale sono incompatibili con qualsiasi tentativo di costruire sulla paura della reciproca distruzione o su una minaccia di annientamento totale”, ha detto il pontefice, parlando presso il memoriale della pace, in ricordo delle vittime della bomba atomica. “Nel mondo di oggi, dove milioni di bambini e famiglie vivono in condizioni disumane, i soldi spesi e le fortune guadagnate per fabbricare, ammodernare, mantenere e vendere armi sempre piu’ distruttive sono un attentato continuo che grida al cielo”. Il santo padre ha quindi lanciato un appello ai governi: “Nella condizione che un mondo senza armi nucleari sia possibile e necessario, chiedo ai leader politici di non dimenticare che queste non ci difendono dalle minacce alla sicurezza nazionale e internazionale. Occorre considerare l’impatto catastrofico del loro uso dal punto di vista umanitario e ambientale, rinunciando a rafforzare un clima di paura, diffidenza e ostilita’ fomentato dalle dottrine nucleari”. La citta’ di Nagasaki fu teatro del secondo bombardamento atomico inferto dagli Stati Uniti al Giappone sul finire della seconda guerra mondiale, il 9 agosto 1945.

Francesco ha ribadito il suo appello in favore dell’abolizione delle armi atomiche anche in un discorso discorso pronunciato a Hiroshima, seconda tappa dopo Nagasaki della sua visita in Giappone. “Con convinzione desidero ribadire che l’uso dell’energia atomica per fini di guerra e’ oggi gia’ che mai un crimine, non solo contro l’uomo e la sua dignita’, ma contro ogni possibilita’ di futuro nella nostra casa comune”, ha detto il pontefice all’Incontro per la pace al memoriale di Hiroshima, che sorge esattamente dove il 6 agosto 1945 esplose la bomba atomica. “L’uso dell’energia atomica per fini di guerra e’ immorale, come anche il possesso delle armi atomiche. Saremo giudicati per questo”, ha affermato il Santo Padre.  Papa Francesco si trova in visita al Giappone dal 23 novembre, e vi si tratterra’ sino a domani. Il viaggio e’ il primo di un pontefice in Giappone dal 1981. L’itinerario del Papa in Giappone include Tokyo, Hiroshima e Nagasaki, le due citta’ colpite dai bombardamenti atomici che posero fine alla seconda guerra mondiale. A Tokyo, Francesco incontrera’ l’imperatore e il primo ministro del Giappone, rispettivamente Naruhito e Shinzo Abe. L’ultimo papa a visitare il Giappone fu, nel 1981, San Giovani Paolo II, che si reco’ a Tokyo, Hiroshima e Nagasaki. Corea del Sud-Asean: summit commemorativo di Busan, indetto in occasione del 30mo anniversario delle relazioni tra Seul e l’organizzazione regionale, fornisce un piattaforma per il rilancio della “Nuova politica meridionale” del presidente Moon Jae-in, tesa a conseguire l’emancipazione economica da Stati Uniti e Cina.

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