L’assemblea boccia clausola di onorabilità

30 maggio 2014

L’assemblea di Terna, riunita ieri per approvare il bilancio e il dividendo del 2013, non ha approvato la clausola riguardante i «requisiti di onorabilitò» riguardante gli amministratori

L’assemblea di Terna, riunita ieri per approvare il bilancio e il dividendo del 2013, non ha approvato la clausola riguardante i “requisiti di onorabilità” relativi agli amministratori della società. I favorevoli sono stati pari al 60,5% mentre i contrari il 36,15%. Per raggiungere il quorum dei 2/3 era necessario raggiungere il 66,6%. Il punto era il primo della parte straordinaria ed era stata proposta da Cdp che ha una quota in Terna pari al 29,8%. “Se la clausola sull’onorabilità fosse stata limitata ad esempio alla decadenza automatica in caso di condanna di primo grado, la clausola sarebbe passata facilmente”. Lo ha affermato il presidente della Cassa depositi e Prestiti, Franco Bassanini, in merito alla bocciatura da parte dell’assemblea di Terna della clausola di onorabilità degli amministratori.

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