L’attentatore di Strasburgo ucciso dalla polizia. L’Isis rivendica l’attacco

14 dicembre 2018

Cherif Chekatt, il responsabile dell’attentato di martedì 11 dicembre a Strasburgo, in Francia, è stato ucciso dalla polizia nel quartiere cittadino di Neudorf, dove abitualmente abitava. Il killer è stato ucciso nella rue du Lazaret, dove era presente un ingente dispositivo di sicurezza. È stato riconosciuto da una passante che ha avvertito la polizia; quando gli agenti gli si sono avvicinati lui ha perso il controllo e ha fatto fuoco. I poliziotti hanno risposto, uccidendolo sul colpo.

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“Sono venuto per ringraziare le forze dell’ordine che sono state mobilitate in un contesto molto difficile per proteggere i cittadini francesi – ha detto recatosi sul posto, il ministro dell’Interno francese, Christoph Castaner – quando ci troviamo dinanzi ad atti violenti come quello che ha colpito la Francia martedì a Strasburgo, i nostri agenti sanno come rispondere”. Il bilancio delle vittime dell’attentato dell’11 dicembre è di 3 morti e 5 feriti gravi, tra cui un italiano; Chekatt, pur ferito a un braccio, era riuscito a darsi alla fuga a bordo di un taxi.

L’Isis ha rivendicato l’attentato “È un soldato dello Stato islamico” che ha risposto alla richiesta di “colpire obiettivi della coalizione” contro il califfato. È questa la dichiarazione fatta con un post su Twitter dall’Amaq , l’agenzia di propaganda dell’Isis. Intanto è appena arrivata la notizia della morte del giovane giornalista italiano Antonio Megalizzi, colpito alla testa ed era stato già giudicato dai medici “non operabile”. Riaprirà invece il mercatino di Natale di Strasburgo, chiuso dopo l’attentato.

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