Legittima difesa, la bozza del Pd arriva alla Camera ed è gia scontro. Bocciata linea Lega

Legittima difesa, la bozza del Pd arriva alla Camera ed è gia scontro. Bocciata linea Lega
3 aprile 2017

Non c’è responsabilità per eccesso di legittima difesa se chi agisce lo fa in “conseguenza del grave turbamento psichico causato dalla persona contro la quale è diretta la reazione”. E’ di un articolo e di una riga la proposta di legge sulla legittima difesa all’esame della commissione Giustizia a Montecitorio. Porta il nome del deputato Pd David Ermini, che ne è anche relatore, ed è stato adottato come testo base dalla Commissione a maggioranza: non è stato possibile, in comitato ristretto, infatti, arrivare a un testo condiviso visto che quello presentato dal leghista Nicola Molteni, poi dimessosi da correlatore, andava in direzione opposta, sulla scia dei casi dell’oste di Lodi che ha ucciso, colpendolo alle spalle, uno dei ladri entrati nel suo ristorante, e dell’omicidio di un barista a Budrio, in provincia di Bologna. La proposta del Carroccio, oltre a inasprire le pene per il furto, infatti, stabiliva “la presunzione di legittima difesa nella ipotesi in cui sia stato compiuto un atto per respingere l’ingresso o l’intrusione in un immobile mediante violenza o minaccia di uso di armi da parte di una o più persone; tale ingresso o intrusione abbiano avuto luogo mediante effrazione o contro la volontà del proprietario o di chi ha la legittima disponibilità dell’immobile; l’ingresso o l’intrusione abbiano avuto luogo con violazione del domicilio o in ogni altro luogo ove sia esercitata un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale”.

Ma la Lega non è l’unica a bocciare la linea del Pd. Anche per il ministro degli Affari regionali, Enrico Costa, il testo all’esame della Commissione, atteso in aula il 19 aprile prossimo, è inadeguato perché, ha spiegato in una intervista al Messaggero l’esponente di Alternativa Popolare, lascia troppa discrezionalità ai tribunali. Non è dello stesso avviso Ermini che nella relazione che accompagna la proposta di legge spiega: “La situazione di ‘grave perturbamento psichico’ trova dei facili indicatori oggettivi dati dal tempo (ad esempio di notte o in orario tale da creare comunque sorpresa e spavento – come potrebbe essere nelle ore più calde d’estate quando chi è in casa sta riposando), dalle modalità dell’aggressione, dalla rappresentazione che di sé dà l’aggressore (apparentemente armato o travisato), dalla qualità della persona o delle persone aggredite o comunque presenti in casa (persone anziane, donne, adolescenti o bambini), da precedenti aggressioni subite dalle stesse persone o da vicini di casa o da conoscenti che abbiano avuto gravi conseguenze. Vi è, insomma, tutta una serie di indicatori, che limitano la discrezionalità e contemperano le esigenze di garantire una legittima difesa anche putativa”. Sono passati undici anni dalla legge sulla legittima difesa voluta dall’allora Lega di governo che stabilì che chi usa un’arma legittimamente detenuta contro il soggetto che ha violato il privato domicilio (o un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale) per difendere la propria o altrui incolumità oppure i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d`aggressione, non sarà più punibile. Oggi è lo stesso Carroccio a chiedere di estendere ulteriormente quelle norme. Il termine per la presentazione degli emendamenti al testo Ermini è stato fissato in Commissione alle 14 di lunedì 10 aprile prossimo. Gli emendamenti saranno i esaminati nelle successive sedute dell’11 e del 12 aprile, per conferire il mandato al relatore entro la seduta di giovedì 13 aprile.

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