Linea dura di Merz sui migranti: respinti anche i richiedenti asilo

Berlino rafforza i controlli alle frontiere e si stringe a Parigi per l’Ucraina. Tajani: “Nuova stagione nei rapporti con l’Italia”

Friedrich Merz

Friedrich Merz

Il governo tedesco guidato dal cancelliere Friedrich Merz, leader del partito conservatore CDU, ha deciso di adottare una politica migratoria più restrittiva. Il ministro degli Interni Alexander Dobrindt ha annunciato che la polizia di frontiera è ora autorizzata a respingere immediatamente i migranti privi di documenti, inclusi coloro che intendono richiedere asilo. La misura abroga formalmente un ordine introdotto nel 2015 durante la crisi migratoria siriana, che vietava tali respingimenti.

“La situazione attuale è insostenibile”, ha dichiarato Dobrindt in una conferenza stampa a Berlino. “I numeri dell’immigrazione illegale sono ancora troppo alti e dobbiamo ridurli.” Tuttavia, il ministro ha precisato che saranno fatte eccezioni per “gruppi vulnerabili”, come donne incinte e bambini.

L’intento non è quello di erigere muri o chiudere le frontiere, ma di aumentare i controlli. Per questo motivo, il governo ha annunciato un incremento del numero di agenti di polizia dispiegati lungo i confini nazionali. “Vogliamo che l’Europa dalle frontiere aperte sia di nuovo possibile, ma oggi la situazione è funestata da evidenti disfunzioni”, ha aggiunto Dobrindt.

Questa decisione segna una svolta rispetto alle politiche più aperte del passato, suscitando dibattiti tra chi vede nella misura un passo necessario verso una maggiore sicurezza e chi invece teme un arretramento dei diritti umani.

Macron e Merz compatti: “Uniti per l’Ucraina e l’Europa”

Nella sua prima visita ufficiale all’estero, Friedrich Merz ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron all’Eliseo, confermando l’impegno comune di Germania e Francia a sostegno dell’Ucraina. Durante una conferenza stampa congiunta, Merz ha annunciato un rafforzamento del Consiglio di Difesa e Sicurezza franco-tedesco, strumento chiave per coordinare le politiche europee di difesa e sicurezza.

“Il nostro obiettivo è allineare sempre più strettamente i nostri piani di difesa nazionale e i progetti di approvvigionamento militare”, ha dichiarato Merz. “Kiev può continuare a contare su Germania e Francia.” Il cancelliere ha inoltre annunciato la sua intenzione di visitare l’Ucraina nelle prossime settimane, un gesto simbolico per ribadire il sostegno tedesco alla resistenza contro l’invasione russa.

L’incontro con Macron rappresenta un chiaro segnale di rilancio dell’asse franco-tedesco, considerato tradizionalmente il motore dell’integrazione europea. In un momento in cui l’Unione Europea affronta sfide complesse – dalla guerra in Ucraina ai dazi imposti dagli Stati Uniti – la collaborazione tra Berlino e Parigi appare cruciale per garantire stabilità e coesione.

Tajani: “Con Merz, nuova stagione nei rapporti Italia-Germania”

Anche i rapporti tra Italia e Germania sembrano destinati a entrare in una fase di rinnovamento. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha accolto con favore l’insediamento del governo Merz, definendolo un’opportunità per rafforzare la cooperazione bilaterale. “La Germania è un paese con il quale abbiamo molte cose in comune”, ha dichiarato Tajani a margine di un evento a Roma.

“Siamo due paesi industriali, il primo e il secondo più industrializzati d’Europa. Abbiamo un export molto importante, quindi credo che con Merz si possa arrivare a una più stretta collaborazione, anche su temi come la difesa delle frontiere e la lotta all’immigrazione irregolare”, ha aggiunto il ministro. Tajani ha espresso ottimismo riguardo a una “nuova stagione” nei rapporti tra Roma e Berlino, auspicando una maggiore convergenza su questioni economiche e di politica estera.

Germania pronta a riprendersi il palcoscenico europeo

Con Friedrich Merz al timone, la Germania si presenta determinata a ridefinire il proprio ruolo in Europa e nel mondo. Dall’adozione di politiche migratorie più severe al rafforzamento delle alleanze strategiche con Francia e Italia, il nuovo corso berlinese riflette la volontà di affrontare le sfide globali con pragmatismo e fermezza.

Tuttavia, le scelte adottate sollevano inevitabilmente interrogativi sul bilanciamento tra sicurezza e solidarietà, tra interessi nazionali e responsabilità internazionali. Mentre Merz cerca di restituire lustro all’asse franco-tedesco e di rilanciare il peso della Germania in Europa, il successo del suo mandato dipenderà dalla capacità di conciliare queste tensioni e di fornire risposte efficaci alle complesse dinamiche del XXI secolo.

In un’Europa sempre più divisa, il contributo tedesco sarà cruciale per plasmare il futuro del continente. Resta da vedere se il pragmatismo di Merz saprà ispirare fiducia e unità, o se rischierà di alimentare nuove divisioni.