ll Cav deve decidere con chi ricostruire

21 luglio 2014

“Per noi, la questione politica e’ se Forza Italia vuole partecipare alla grande alleanza popolare – cioe’ costruire il partito popolare europeo anche in Italia con noi di Ncd, l’Udc e tanti altri moderati – o se invece vuole strizzare l’occhio alla destra estrema, razzista, anti-europea e avversaria del Ppe a livello continentale e italiano”. Cosi’ il ministro dell’Interno e leader di Ncd Angelino Alfano in un’intervista al Messaggero. “Berlusconi non ha piu’ ne’ la Forza Italia del 30 per cento ne’ il Pdl del 38 per cento. E’ cambiato tutto”, evidenza Alfano. “Forza Italia deve decidere con chi cominciare a ricostruire. Noi intanto diamo vita al Ppe con chi sentiamo piu’ vicino: l’Udc e gli altri che sostengono il governo e le riforme e non fanno parte del Pd”. All’ex premier non “chiediamo nessun atto di generosita’. Chiediamo viceversa una linea politica compatibile con la nostra”.

Alfano reclama anche le primarie: “Serve un’individuazione democratica della leadership della coalizione”. Tra altre condizioni poste da Alfano a Berlusconi, “le preferenze e un sistema di accesso al Parlamento che non sia orientato al tentato omicidio dei potenziali alleati come noi”. La grazia a Berlusconi? “Gli hanno fatto perdere l’occasione” di averla “quelli che dicevano a Berlusconi: marciamo sul Quirinale. Della grazia, me ne occupai fattivamente anche io ma il mio lavoro fu bruciato dagli estremisti. Adesso, trovino loro il modo per riprendere il discorso”. Il ministro torna poi sulla riforma della Giustizia e sulla responsabilita’ civile dei magistrati: “Si affermi il principio che la vittima e’ il cittadino ed e’ lui che va tutelato e risarcito dall’ingiustizia patita”.

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