Lo Forte: “La mafia sta rialzando la testa. Presto sviluppi”. Antoci: “Colpiremo con legnate ancora più forti”

Lo Forte: “La mafia sta rialzando la testa. Presto sviluppi”. Antoci: “Colpiremo con legnate ancora più forti”
19 maggio 2016

antocidi Giuseppe Novelli

La mafia sta “rialzando la testa”, per il procuratore di Messina, Guido Lo Forte (foto home), che parla di “‘terza mafia’, quella dei Nebrodi, una delle organizzazione criminale tra le più antiche e pericolose”. In particolare, spiega Lo Forte, “dopo che i clan di Barcellona Pozzo di Gotto e di Messina sono stati colpiti in maniera forte anche dalle operazioni antimafia, i ‘Batanesi’ e i ‘Tortoriciani’ stanno cercando di recuperare terreno e spazi”. Il procuratore, ricorda anche che “la mafia ha da sempre interesse su pascoli, agricoltura e i finanziamenti europei” e preannuncia che “sicuramente ci saranno presto degli sviluppi”. Intanto, sono proseguite per tutta la notte le indagini della polizia di Stato sull’agguato avvenuto ieri, sulla statale che collega Cesarò e San Fratello, nel Messinese, al presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci (foto), e alla sua scorta. Agenti della squadra mobile hanno eseguito altri rilievi sulla scena del delitto e sentito le persone presenti sulla scena della sparatoria. Sono stati numerosi i colpi di arma da fuoco, esplosi con un fucile caricato a pallettoni, contro l’auto blindata sulla quale viaggiavano Antoci e la sua scorta.

“Lo Stato e le Istituzioni mi sono vicine, non mi sento solo, anzi, ho soltanto voglia di riprendere a fare il mio lavoro”. Lo afferma il presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, all’indomani dell’agguato di cui è stato vittima con la sua scorta. “Ho dormito bene – aggiunge – sono relativamente tranquillo. Ho superato subito la fase della stanchezza. Sento la vicinanza di tutti. Ho ricevuto centinaia di telefonate, ma non ho potuto rispondere a tutti. Mi ha cercato due volte il premier Renzi, il ministro Alfano verrà in Sicilia, così come la presidente dell’Antimafia, Rosy Bindi. Ho riposato e dopo la fase 1, parte la fase due: andare avanti senza fermarsi con maggiore determinazione. Da oggi parte la fase due: è la mafia che deve avere paura, li colpiremo con legnate ancora più forti”.

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