L’Ucraina sotto pressione, Zelensky giustifica ritirata da Adviivka

L’Ucraina sotto pressione, Zelensky giustifica ritirata da Adviivka
Volodymir Zelensky
19 febbraio 2024

L’Ucraina ha trascorso una settimana tumultuosa, segnata da battaglie, ritiri strategici e decisioni cruciali nel contesto della guerra contro la Russia. Il messaggio serale del presidente Volodymyr Zelensky ha riflettuto il clima di tensione e l’impegno incessante delle forze ucraine. “Questa settimana, i cuori di tutti quelli che tengono a noi – non solo in Ucraina – hanno sperimentato sentimenti di preoccupazione per i nostri eroi, per la nostra Avdiivka, per ogni soldato e per il destino del nostro popolo e del nostro intero paese”, ha dichiarato Zelensky, evidenziando il senso di unità e solidarietà che permea la nazione.

La resa della città di Avdiivka, nell’est del paese, alle forze russe ha rappresentato un duro colpo per l’Ucraina. Il presidente ha espresso gratitudine verso i soldati e tutti coloro che si impegnano nella difesa del paese, ma ha anche sottolineato il senso di preoccupazione che permea la nazione e la comunità internazionale di fronte alla crescente aggressione russa. “È una tragedia”, ha ribadito Zelensky, “ma dobbiamo continuare a resistere, dobbiamo centrare i nostri obiettivi ucraini in questa guerra”. La necessità di difendere la propria terra e proteggere le vite dei cittadini è diventata una priorità assoluta per il governo ucraino. Mentre Vladimir Putin ribadisce offerte di dialogo, le forze russe continuano a rivendicare progressi sul campo di battaglia, annunciando la conquista di territori e avanzamenti significativi.

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Stop armi Usa duro colpo per Kiev

 

Tuttavia, le informazioni fornite dalla Russia non sono sempre verificate in maniera indipendente, e ciò solleva interrogativi sulla reale portata dei loro successi. La situazione è resa ancora più critica dalla carenza di armi e munizioni che minaccia di diventare cronica per le forze ucraine. Nonostante il sostegno dell’Unione europea e gli accordi di sicurezza siglati con Regno Unito, Francia e Germania, lo stop alle forniture americane rappresenta un duro colpo per Kiev. Il pacchetto da 61 miliardi di dollari, bloccato al Congresso degli Stati Uniti, potrebbe essere decisivo per l’equilibrio delle forze sul campo di battaglia. “La battaglia continua”, ha dichiarato Zelensky, “e la cosa più importante è che facciamo il possibile e l’impossibile per sconfiggere la malvagità russa e proteggere il maggior numero di vite ucraine”. L’urgenza di ricevere sostegno internazionale è stata ribadita con forza, evidenziando la necessità di armamenti a lunga gittata per fronteggiare l’invasore russo.

Le reazioni a Kiev sono state contrastanti: se da una parte vi è fiducia nelle decisioni strategiche del presidente Zelensky, dall’altra vi è preoccupazione per i problemi logistici e tattici che affliggono le forze ucraine. Il ritardo degli aiuti americani è stato percepito come gravissimo da molti, poiché ha impedito di evitare perdite umane significative durante gli scontri degli ultimi giorni. “In due anni di guerra all’est, la Russia ha cercato di fare qualcosa ma ha solo distrutto dei paesini. Sono le nostre vite a essere distrutte”, ha dichiarato Zelensky, evidenziando le conseguenze devastanti del conflitto per il popolo ucraino. In questo contesto di tensione e incertezza, l’Ucraina continua la sua lotta per difendere la propria sovranità e proteggere la vita dei suoi cittadini. La solidarietà e il sostegno della comunità internazionale sono fondamentali per contrastare l’aggressione russa e ripristinare la pace nel paese.

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