M5S, carenza personale e più sicurezza all’Ucciardone

10 agosto 2014

Migliorare sicurezza interna ed esterna, risolvere carenza di personale e spazi non utilizzati. Il Movimento 5 Stelle accende i riflettori sul carcere palermitano dell’Ucciardone. “Chiederemo informazioni al ministero della Giustizia e alla direzione del carcere – affermano i parlamentari grillini Chiara di Benedetto, Giulia Di Vita, e Claudia Mannino -. La carenza di personale e’ evidente e si riverbera anche sulla sicurezza esterna. Un esempio? La recinzione esterna, che ospita sedici postazione non vede mai la presenza di 4,5 agenti per turno, che diventano ancora meno in periodi di ferie come questo”. Un fatto, quest’ultimo, che non viene assolutamente compensato dalla tecnologia, secondo i pentastellati.

“Non esistono – aggiungono le parlamentari – telecamere che vigilano sul perimetro esterno del carcere”. “I detenuti hanno l’acqua calda razionata e spazio di servizi degni di scatenare attacchi di claustrofobia. In alcune sezioni si fa addirittura fatica a capire chi e’ il detenuto o l’agente, vista l’inaccettabile condizione che relega l’agente penitenziario ad operare per un turno intero nello spazio di 6-7 metri quadrati e senza la possibilita’ di andare nemmeno in bagno”. Tra le note negative raccolte dalle deputate anche i numerosi spazi non utilizzati: “E’ un paradosso – concludono – mentre ferve il dibattito sulle carceri affollate e su provvedimenti svuota carceri, qui ci si permette di aver sezioni chiuse o in eterna manutenzione. Per non parlare dell’area dell’ex cucina, abbandonata a se stessa”.

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