M5S, Fico attacca l’ex: Di Maio è già il passato

M5S, Fico attacca l’ex: Di Maio è già il passato
Roberto Fico, presidente della Camera dei Deputati
22 giugno 2022

Con l’addio di Luigi Di Maio e dei parlamentari che hanno deciso di seguirlo nel gruppo Insieme per il futuro, il Movimento 5 stelle passa da 155 a 105 deputati, da 72 a 61 senatori e perde cinque degli undici fra sottosegretari e viceministri in quota Movimento. Insieme per il futuro potrà contare su quattro presidenti di Commissioni permanenti alla Camera e due nelle bicamerali, più due presidenti nelle delegazioni parlamentari presso l’Assemblea parlamentare della Nato e nel Consiglio d’Europa. Secondo i retroscena politici per ora Conte ha escluso di lasciare la maggioranza e ritirare il proprio sostegno al governo Draghi, ma sempre più collaboratori e alleati politici glielo stanno consigliando apertamente. Martedì sera l’ex parlamentare del M5S Alessandro Di Battista, ancora molto popolare fra attivisti e sostenitori della prima ora, ha scritto su Facebook: “Ma come diavolo fate a stare ancora lì dentro? Uscite da quell’ignobile accozzaglia. Già non contavate nulla prima figuriamoci adesso. Ma è così difficile da capire?”.

Più si avvicineranno le elezioni politiche, previste al momento per la primavera del 2023, più è plausibile che per ragioni elettorali i partiti cercheranno di distinguersi l’uno dall’altro. E per il Movimento 5 Stelle, in crisi di consensi ormai da anni, questo potrebbe significare lasciare il governo e passare gli ultimi mesi della legislatura all’opposizione. Giuseppe Conte cerca di gettare acqua sul fuoco. Il Movimento “rimarrà sempre la prima forza politica. Ve lo assicuro” e si continuerà ad “occupare dei temi che sono l’ossatura fondamentale della nostra missione in politica”, ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte, uscendo dal vertice convocato nella sede del partito. E di lasciare dopo l’uscita di Luigi Di Maio non ci pensa minimamente, puntualizzando: “Per quale motivo?”. “L’uscita del Ministro degli esteri è un fatto di cui non va trascurato il rilievo politico ma rimaniamo forti con i nostri valori, ideali e progetto politico”. Finora di Beppe Grillo non c’è traccia. Di sicuro c’è che il fondatore del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo, ha deciso di rinviare la sua discesa a Roma che era in programma per domani e che era stata decisa da Grillo dopo il flop delle Comunali. Serve più tempo evidentemente per valutare le conseguenze dell’uscita del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e l’annuncio della formazione dei nuovi gruppi ‘Insieme per il futuro’, alla Camera e in Senato. A Montecitorio, già il presidente Roberto Fico ha comunicato, in apertura di seduta, l’ufficialità del gruppo ‘Insieme per il futuro’ attualmente composto da 51 deputati. Invece manca l’ufficialità del Senato dove al momento sono 11 i senatori ‘dimaiani’. 

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Intanto, continua l’attacco di vari esponenti pentastellati a Di Maio. Il primo affondo arriva proprio dal presidente della Camera, secondo cui la scissione con l’uscita del ministro degli Esteri “per me è avvenuta ieri ed è già il passato”. Gli “italiani – ha proseguito – hanno altri problemi”. Certo, ha chiosato, una scissione è un “grande classico” e rappresenta la “banalità della politica” che “allontana i cittadini”. Fico bolla l’uscita del ministro degli Esteri come “un’operazione di potere, non un’operazione di politica”. “Ieri Luigi Di Maio e diversi parlamentari hanno fatto una scelta che non condivido assolutamente, ma che non cancella quanto fatto e vissuto insieme in tutti questi anni. Che, nel bene e nel male, ci ha portato ad essere ciò che siamo” ha detto l’ex sindaca di Torino, Chiara Appendino. Quanto al Movimento, “saprà ripartire. Ma dovrà imparare dai propri errori ed essere ancora più vicino ai bisogni reali dei cittadini, soprattutto quelli più in difficoltà, colpiti da una crisi che si farà ogni giorno più dura. Io cercherò di lavorare in quest`ottica, nel rispetto del ruolo che ricopro e degli impegni presi”, ha aggiunto -. Quello che sto vivendo è dunque un momento di cui avverto il peso, in particolare dal punto di vista umano. Tuttavia è di politica che si parla. Questo è il motivo per cui siamo qui e, in questa prospettiva, ho preso una posizione sulla quale non nutro dubbi. Come ho sempre detto, la mia casa politica è quella del Movimento 5 Stelle e, finché ci sarà un’idea condivisa di futuro, questa continuerà ad essere”.

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