Mafia, Csm apre pratica incarichi parenti uffici giudiziari

22 ottobre 2015

“Nel corso delle audizioni in prima commissione del Csm, relative all’inchiesta sull’operato della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, è emersa l’inidoneità e la carenza della normativa relativa all’assegnazione di incarichi negli uffici giudiziari a parenti ed affini di magistrati e personale di cancelleria”. Lo dichiara Pierantonio Zanettin, consigliere laico del Csm, annunciando di aver “chiesto ed ottenuto l’apertura di una pratica nella settima commissione, di cui sono componente, finalizzata all’elaborazione di una risoluzione per predisporre i criteri da seguire per il conferimento degli incarichi di curatore fallimentare, perito, consulente, custode ed amministratore giudiziario e per la disciplina delle ipotesi di incompatibilità. Il vuoto normativo oggi esistente deve essere colmato per evitare il ripetersi di situazioni opache, che danneggiano gravemente l’immagine di imparzialità e terzietà della magistratura”.

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