Malore per Parolin, la Santa sede smentisce. Conclave, installato il comignolo sopra la Sistina

Nel corso di ogni Conclave, si assiste a un’onda di notizie false o parzialmente veritiere che cercano di influenzare l’opinione pubblica o di mettere in dubbio i favoriti per l’elezione del nuovo Papa. Anche in questo caso, non è andata diversamente. Dopo il Conclave del 2013, quando circolarono voci infondate sulle condizioni di salute di Papa Francesco, oggi tocca al cardinale Pietro Parolin, uno dei candidati più accreditati, essere bersaglio di una campagna di disinformazione.

Il sito americano Catholicvote.org aveva lanciato, pochi giorni fa, una notizia allarmante: durante una Congregazione Generale del tardo pomeriggio del 30 aprile, il cardinale Parolin, 70 anni, avrebbe subito un “breve malore”, tanto da svenire e suscitare preoccupazione tra i cardinali e il personale vaticano. Secondo le fonti citate dal sito, l’incidente sarebbe stato causato da un episodio di ipertensione. La notizia ha immediatamente fatto il giro del mondo, alimentando speculazioni e preoccupazioni.

Ma la Santa Sede non ci ha messo molto a smentire con fermezza. Il direttore della Sala Stampa, Matteo Bruni, ha risposto chiaramente alle domande dei giornalisti: “No, non è vero”. Non c’è stato alcun malore, né intervento medico. La versione del sito Usa è stata definitivamente bocciata. Un chiaro esempio di come, anche nel contesto del Conclave, le fake news possano trovare spazio, soprattutto quando alimentate da fonti non attendibili.

Cardinale Pietro Parolin

Parolin, ex Segretario di Stato e uomo di fiducia di Papa Francesco, è considerato uno degli uomini più esperti e preparati della Curia. Pur non essendo carismatico quanto il Pontefice uscente, è un punto di riferimento per la diplomazia vaticana. L’insinuazione su un suo presunto malessere sembra volerlo mettere in discussione, forse per distogliere l’attenzione da altre questioni o per creare un clima di incertezza.

Non è la prima volta che si registrano simili manovre. Negli ultimi giorni, diverse notizie false hanno circolato riguardo alla salute di alcuni cardinali elettori. Alcuni erano stati indicati come assenti per motivi di salute, altri come “non ancora arrivati” a Roma. Tuttavia, la Santa Sede ha chiarito che, al momento, sono quattro i porporati elettori che non hanno ancora raggiunto la Città Eterna.

Due di loro – Antonio Cañizares Llovera e John Njue – sono effettivamente assenti per motivi sanitari, mentre gli altri due sono in arrivo. Un altro tema caldo è stato il cardinale Vinko Puljić, arcivescovo emerito di Sarajevo, che era stato segnalato come impossibilitato a partecipare al Conclave a causa delle sue condizioni di salute. Ma, dopo un colloquio con il portavoce vaticano, il porporato ha confermato che, se accompagnato, potrebbe partecipare in presenza. Si aspetta quindi la sua arrivo a Roma entro mercoledì.

Le Congregazioni generali proseguono con regolarità. Oggi si è tenuta l’ottava riunione, con circa 180 cardinali presenti, di cui poco più di 120 elettori. I lavori sono intensi, con discussioni su temi cruciali per il futuro della Chiesa: evangelizzazione, sinodalità, unità, liturgia, diritto canonico, ma anche l’emergenza degli abusi sessuali e lo scandalo finanziario. La Santa Sede ha ribadito che queste problematiche devono rimanere “aperte” come ferite da curare, non come argomenti da nascondere.

Tra i temi dibattuti anche la posizione del cardinale Juan Luis Cipriani Thorne, arcivescovo emerito di Lima, che pur essendo presente alle Congregazioni non entrerà in Conclave a causa di misure disciplinari. La sua presenza e il suo abito corale hanno sollevato domande, ma la Sala Stampa non ha fornito ulteriori dettagli. Per quanto riguarda la logistica, i vigili del fuoco vaticani hanno installato il comignolo sopra la Sistina, pronto per accogliere la fumata bianca o nera. Le prove per le fumate sono in programma nei prossimi giorni. Intanto, la Cappella è chiusa al pubblico e i lavori di allestimento proseguono. Il cerimoniale sarà in latino, come sempre, e il giuramento dei cardinali avverrà in forma solenne.