“Mancano pochi mesi, poi sara’ un’altra storia”, Renzi pronto a riaccendere i motori: primarie e di nuovo a Palazzo Chigi

“Mancano pochi mesi, poi sara’ un’altra storia”, Renzi pronto a riaccendere i motori: primarie e di nuovo a Palazzo Chigi
12 dicembre 2016

Matteo Renzi potrebbe presentarsi dimissionario all’assemblea di domenica ma – viene spiegato – eventualmente solo per un fatto procedurale, nessun motivo politico. Deve anticipare il congresso e si stanno valutando le norme del regolamento. In ogni caso, fanno presente fonti parlamentari, eventuali dimissioni verrebbero respinte, l’intenzione del segretario e’ quella di restare in carica. Ma allo stesso tempo tenersi mani libere per poter preparare la corsa alle primarie. “Mancano pochi mesi, poi sara’ un’altra storia”, ha spiegato ai suoi. La strategia e’ quella di puntare tutto sulla prossima ‘battaglia’, lanciare la sua candidatura per tornare al piu’ presto a palazzo Chigi. “Ho sofferto a chiudere gli scatoloni, non me ne vergogno: non sono un robot”, ha scritto il premier dimissionario in un post su facebook a tarda notte. Ha staccato la spina per un po’, per dedicarsi alla famiglia, ma dovrebbe esserci oggi in Direzione Pd.

Al momento non e’ prevista alcuna resa dei conti, l’appuntamento e’ stato fissato per certificare il passaggio dell’incarico a Gentiloni, anche se i non renziani avrebbero preferito che il passaggio che porta Gentiloni al governo fosse preceduto da un confronto interno. Oggi sara’ anche l’occasione per chiudere gli accordi sulla lista dei ministri. C’e’ il rischio che i veti incrociati, tra le varie correnti, si ripercuotano sulla formazione del prossimo esecutivo, ma l’intenzione di Gentiloni e’ quella di muoversi nella continuita’ – e in accordo – con Renzi. L’obiettivo di Renzi, quindi, e’ quello di tuffarsi – dopo le vacanze di Natale – sulle prossime battaglie. “Ci sono migliaia di luci che brillano nella notte italiana. Proveremo di nuovo a riunirle. Facendo tesoro degli errori che abbiamo fatto ma senza smettere di rischiare: solo chi cambia aiuta un Paese bello e difficile come l’Italia”.

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Ed ancora: “Torno semplice cittadino. Non ho paracadute. Non ho un seggio parlamentare, non ho uno stipendio, non ho un vitalizio, non ho l’immunita’. Riparto da capo, come e’ giusto che sia. La politica per me e’ servire il Paese, non servirsene”. Infine l’immagine del distacco dalla politica romana, un’immagine che sara’ alla base della sua strategia futura. “Entro in casa – ha scritto Renzi su facebook -, dormono tutti. Il gesto dolce e automatico di rimboccare le coperte ai figli, un’occhiata alla posta cartacea arrivata in settimana tanto ormai con internet sono solo bollette, il silenzio della famiglia che riposa. Tutto come sempre, insomma. Solo che stavolta e’ diverso. Con me arrivano scatoloni, libri, vestiti, appunti”. Lo sguardo e’ rivolto al futuro ma anche al passato: “C’e’ tanta delusione per la riforma costituzionale. Un giorno sara’ chiaro che quella riforma serviva all’Italia, non al Governo e che non c’era nessuna deriva autoritaria ma solo l’occasione per risparmiare tempo e denaro evitando conflitti istituzionali. Ma quando il popolo parla, punto. Si ascolta e si prende atto. Gli italiani hanno deciso, viva l’Italia”.

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