Il Masters parla greco, Tsitsipas rimonta Thiem

Il Masters parla greco, Tsitsipas rimonta Thiem
Stefanos Tsitsipas
17 novembre 2019

L’anno scorso il trionfo a Milano alle Next Gen, questa sera la consacrazione alle ATP Finals: il torneo dei maestri incorona il predestinato greco, Stefanos Tsitsipas, vincitore della finale di Londra su Dominic Thiem. Al termine di un match che ha superato le due ore e mezza, e’ l’astro nascente del tennis mondiale ad imporsi (67(6) 62 76(4)), diventando il piu’ giovane “maestro” dalla vittoria di Lleyton Hewitt (2001), il sesto di sempre. Un exploit che suggella la sua crescita impressionante, cominciata 25 mesi fa con l’ingresso nei primi 100 al mondo. “Onestamente non so come sono riuscito a vincere – le parole a caldo di Tsitsipas -. E’ stato molto difficile gestire l’emozione di una partita cosi’ importante”. Nel primo set domina il servizio. Tsitsipas ha una palla-break gia’ al quarto game ma non la trasforma, cosi’ come le due consecutive nell’ottavo set, annullate da Thiem con un ace e una vole’e a rete.

Nel gioco precedente era stato l’austriaco ad avere due possibilita’ per strappare il servizio all’avversario, ma senza successo. Inevitabilmente, cosi’, la frazione si trascina al tie-break che, al secondo set-point, si aggiudica Thiem dopo un’ora e sei minuti. Se il primo set era trascorso all’insegna dell’equilibrio, il secondo set si risolve in un monologo ininterrotto del 21enne greco. L’iniziale passaggio a vuoto di Thiem, un black-out di circa 10′, coincide con il prepotente strappo in avanti di Tsitsipas, che conquista 16 punti (su 18), e due break di vantaggio. Thiem cerca di arginare lo straripante gioco del greco, che pero’ in 26 minuti ristabilisce la parita’ dei set. La finale si trascina cosi’ al terzo set. Che si apre come si era chiuso il precedente: Thiem costretto in difesa a limitare i danni. Nel primo gioco l’austriaco deve subito fronteggiare due palle-break. Nel game di battuta successivo cede di schianto: dopo un’ora e 47′ la finale sembra prendere una chiara direzione, verso Atene.

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Ma e’ solo un’illusione. Perche’ grazie ad un parziale di 12 punti a tre, nei tre game successivi, Thiem non solo recupera il break, ma si porta avanti nel punteggio. Trascinando la finale al tie-break decisivo, cosi’ come era successo nel 1988 (vittoria di Boris Becker su Ivan Lendl) e nel 2005 (successo di David Nalbandian su Roger Federer). Qui Tsitsipas si porta subito avanti 4-1, prima di subire il ritorno dell’austriaco, ma gli ultimi tre punti del match – i piu’ importanti della sua giovane carriera – sono i suoi. “E’ stata una lotta magnifica, mi sono sentita come sulle montagne russe, semplicemente incredibile. Voglio ringraziare i miei genitori che hanno reso possibile il mio sogno”, le parole del neo-maestro, il primo campione greco di sempre.

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