Mattarella: richiamo alla Resistenza ribadisce valori libertà

Mattarella: richiamo alla Resistenza ribadisce valori libertà
Sergio Mattarella
25 aprile 2020

I familiari delle vittime del coronavirus, gli operatori sanitari che combattono l’epidemia rappresentano quella “continuità di valori”, a partire dalla solidarietà, che “hanno reso straordinario il nostro Paese”. Parla il Repubblica Sergio Mattarella in occasione della festa del 25 aprile. “Oggi celebriamo il settantacinquesimo anniversario della Liberazione, data fondatrice della nostra esperienza democratica di cui la Repubblica è presidio con la sua Costituzione. La pandemia del virus che ha colpito i popoli del mondo – ha rilevato il capo dello Stato – ci costringe a celebrare questa giornata nelle nostre case. Ai familiari di ciascuna delle vittime vanno i sentimenti di partecipazione al lutto da parte della nostra comunità nazionale, così come va espressa riconoscenza a tutti coloro che si trovano in prima linea per combattere il virus e a quanti permettono il funzionamento di filiere produttive e di servizi essenziali”.

Per Mattarella sono cittadini che “manifestano uno spirito che onora la Repubblica e rafforza la solidarietà della nostra convivenza, nel segno della continuità dei valori che hanno reso straordinario il nostro Paese”. Nel suo messaggio, Mattarella ha evidenziato che “fare memoria della Resistenza, della lotta di Liberazione, di quelle pagine decisive della nostra storia, dei coraggiosi che vi ebbero parte, resistendo all`oppressione, rischiando per la libertà di tutti, significa ribadire i valori di libertà, giustizia e coesione sociale, che ne furono alla base, sentendoci uniti intorno al Tricolore”. “Nella primavera del 1945 – ha ricordato il capo dello Stato – l`Europa vide la sconfitta del nazifascismo e dei suoi seguaci. L`idea di potenza, di superiorità di razza, di sopraffazione di un popolo contro l`altro, all`origine della seconda guerra mondiale, lasciò il posto a quella di cooperazione nella libertà e nella pace e, in coerenza con quella scelta, pochi anni dopo è nata la Comunità Europea”.

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Mattarella ha rilevato che “nasceva allora una nuova Italia e il nostro popolo, a partire da una condizione di grande sofferenza, unito intorno a valori morali e civili di portata universale, ha saputo costruire il proprio futuro. Con tenacia, con spirito di sacrificio e senso di appartenenza alla comunità nazionale ha continuato – l`Italia ha superato ostacoli che sembravano insormontabili. Le energie positive che seppero sprigionarsi in quel momento portarono alla rinascita. Il popolo italiano – ha affermato Mattarella – riprese in mano il proprio destino. La ricostruzione cambiò il volto del nostro Paese e lo rese moderno, più giusto, conquistando rispetto e considerazione nel contesto internazionale, dotandosi di antidoti contro il rigenerarsi di quei germi di odio e follia che avevano nutrito la scellerata avventura nazifascista”.

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