Meloni accelera su presidenzialismo e autonomia: “Nel più breve tempo possibile”

Meloni accelera su presidenzialismo e autonomia: “Nel più breve tempo possibile”
Giorgia Meloni
18 gennaio 2023

Avanti con l’autonomia differenziata, con il primo via libera al ddl “in uno dei prossimi Consigli dei ministri”, e un “crono programma” per il presidenzialismo, riforma da avviare e portare a termine “nel più breve tempo possibile”. Queste le decisioni emerse dalla riunione convocata questo pomeriggio a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Un “vertice” per fare il punto della situazione e cercare di ‘sminare’ un terreno su cui, all’interno della maggioranza, ci sono sensibilità diverse. All’incontro hanno partecipato, oltre a Meloni, i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, il sottosegretario Alfredo Mantovano e i ministri Roberto Calderoli, Elisabetta Casellati, Raffaele Fitto e Francesco Lollobrigida. Palazzo Chigi, al termine, assicura che dalla riunione è emersa “grande sintonia” sui temi sul tavolo, “in linea con gli impegni assunti con gli italiani e definiti nel programma di coalizione”.

Primo dossier da affrontare è quello dell’autonomia differenziata, cavallo di battaglia dei leghisti, contro il quale l’opposizione già annuncia ‘barricate’ in Parlamento. Un progetto che, però, ha fatto emergere dubbi anche all’interno della coalizione, in particolare in Forza Italia. Proprio Tajani, nei giorni scorsi, aveva sottolineato che “la nuova riforma non deve penalizzare il Sud”. L’indicazione emersa, comunque, è che sul dossier si va avanti, anche se non è stato indicato un termine preciso. Nella nota, sul punto, si afferma che è stato “definito il percorso tecnico e politico per arrivare, in una delle prossime sedute del Consiglio dei ministri, all’approvazione preliminare del disegno di legge sull’autonomia differenziata”, già messo a punto da Calderoli. Approvazione che per la Lega deve arrivare prima del voto per le regionali in Lazio ma, soprattutto, in Lombardia.

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Per quanto riguarda gli altri temi, è stato deciso “di definire il crono programma sullo status di Roma Capitale e sulla riforma in senso presidenziale dello Stato”.  In merito al presidenzialismo, Casellati ha concluso oggi il giro di incontri con i partiti della maggioranza (Fdi, Fi, Lega e Noi Moderati) e da domani avvierà i colloqui con le opposizioni, a partire dal Terzo Polo: Carlo Calenda e Maria Elena Boschi sono attesi al Ministero alle 10.30. “Noi – ha anticipato oggi il leader di Azione – siamo favorevoli al fatto che si elegga direttamente il premier ma riteniamo che il presidente della Repubblica sia l’unica istituzione che funzioni”. Lunedì sarà la volta del Movimento 5 stelle, il gruppo per le Autonomie martedì 24 alle 12.30 mentre mercoledì 25 incontrerà il Pd alle 11.30. Dopo saranno tirate le conclusioni, per definire una proposta per la riforma costituzionale. Giorgia Meloni, però, non vuole perdere tempo.

“L’obiettivo del governo – sottolinea Palazzo Chigi – è mantenere gli impegni presi con i cittadini nel più breve tempo possibile”. Garantendo, ha sottolineato stasera la premier, il “più ampio coinvolgimento del Parlamento e delle forze politiche”. Un coinvolgimento, però, che non deve portare a tempi dilatati: “Gli italiani – aveva ribadito appena sabato scorso a Milano – ci hanno dato un mandato, e noi quel mandato intendiamo portarlo a termine. Dialogando, ma senza lasciare che atteggiamenti dilatori di altri ci impediscano di andare dove gli italiani ci hanno chiesto di arrivare”.

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