Messina Denaro, nella casa del boss occhiali Ray-Ban e champagne

Messina Denaro, nella casa del boss occhiali Ray-Ban e champagne
25 gennaio 2023

Continuano le indagini seguite alla cattura della primula rossa Matteo Messina Denaro, boss della mafia trapanese finito in manette il 16 gennaio 2023 dopo una latitanza durata 30 anni. I carabinieri hanno perquisito la casa di famiglia del capo mafia in via Alberto Mario a Castelvetrano, nel Trapanese, in cui Messina denaro viveva con la madre prima di darsi alla macchia, nel ’93. Gli investigatori hanno trovato alcuni occhiali Ray-Ban che il boss indossava da giovane, diverse foto, una bottiglia di champagne e un libro relativo alla mostra “Facce da mafiosi” dell’artista Flavia Mantovan che però risale al 2009, epoca in cui Messina Denaro era latitante già da 16 anni.

Nelle stesse ore è stato sottoposto a interrogatorio di garanzia, nel carcere “Pagliarelli” di Palermo Andrea Bonafede, il prestanome incensurato di Messina Denaro, accusato di associazione mafiosa per aver prestato la sua identità al boss, favorendo la sua latitanza. Andrea Bonafede si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il geometra incensurato arrestato con l’accusa di avere prestato la sua identità al boss Matteo Messina Denaro – durante l`interrogatorio di garanzia che si è svolto presso il carcere Pagliarelli di Palermo – non ha voluto parlare, avvalendosi della facoltà di non rispondere. L’accusa a suo carico è di associazione mafiosa. Secondo il gip, che ha accolto la richiesta di misura cautelare formulata dal procuratore Maurizio de Lucia, dall`aggiunto Paolo Guido e dal pm Piero Padova, Bonafede sarebbe un uomo d`onore riservato, estraneo al giro stretto del boss in modo da allontanare i sospetti degli investigatori. L`avvocato di Bonafede, Aurelio Passannante, non ha parlato con i giornalisti presenti davanti il carcere. Il legale ha solamente detto: “Ho trovato bene il mio assistito ma non rilascerò dichiarazioni, fatemi lavorare”.

L’arresto di Matteo Massina Denaro testimonia che “è indispensabile insistere sulla presenza fisica delle forze dell’ordine sul territorio e dunque sul rafforzamento di organici e di presidi” ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo alle interrogazioni a risposta immediata nell’aula della Camera. “In questo senso il governo, pur nella difficile congiuntura economica, ha istituito con l’ultima legge di bilancio un fondo per assunzioni in forze di polizia e vigili del fuoco con dotazione di 90 mln di euro per 2023”, ha aggiunto il Ministro che ha anche sottolineato: “L’Italia vanta un insieme di strumenti investigativi di avanguardia e costituisce un modello di riferimento a livello internazionale sul fronte dell’aggressione dei patrimoni accumulati illecitamente dalle organizzazioni criminali”. La cattura del boss di Castelvetrano dopo 30 anni di latitanza “rappresenta un risultato storico e ciò ci spinge ad agire con maggior determinazione nella lotta alle mafie che rappresentano un pesante fattore di sottosviluppo economico, sociale e culturale. E’ ferma intenzione del governo continuare a investire in legalità e sicurezza, condizioni fondamentali per il benessere e la crescita socioeconomica del Paese”, ha concluso.

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